Nuova evangelizzazione, padre Rupnik: ripartire dalla misericordia
A San Giovanni Rotondo è in corso la II Settimana internazionale della riconciliazione
promossa dalla curia generale dei Frati Minori Cappuccini sul tema: “Il Sacramento
della Riconciliazione e la Nuova Evangelizzazione – Tempo di riflessione e di formazione
per i presbiteri”. Tra i relatori anche il teologo gesuita, Marko Ivan Rupnik,
direttore del Centro Aletti, intervistato da padre Ivan Herceg, responsabile
del nostro programma sloveno:
R. - Riconciliazione
è la nuova evangelizzazione. Non vedo nessuna possibilità per una rinascita spirituale
dell’Europa, se non che l’Europa e gli europei rinascano in Cristo. Qualcuno ci deve
rigenerare, e penso, che già la riconciliazione in se stessa ha un itinerario che
porta al ritorno verso il Padre. E non è possibile che noi possiamo rivelare agli
altri la bellezza, il fascino, la ricchezza, la profondità della nuova vita che abbiamo
ricevuto nel Battesimo, se tutto questo è rimasto sepolto.
D. - Oggi, i cristiani
fanno molta fatica ad accostarsi a questo Sacramento: allora, la nuova evangelizzazione
deve partire anche da loro?
R. - Assolutamente. Penso che la nuova evangelizzazione
dovrebbe anche riprendere le tappe che prevedono un vero incontro di riavvicinamento
del cristiano con Cristo, e queste tappe potrebbero aiutare a riscoprire il vero significato.
Bisogna mettere da parte tutte le vicende superficiali che sono accadute intorno alla
Confessione. Bisogna scoprire che la Confessione è un bagno. La riconciliazione è
un bagno nel sangue di Cristo: è una vera rinascita, un essere rigenerati e un incontro
con lo sguardo della misericordia che ci accompagna in ogni momento della vita. C’è
un solo sguardo che unisce tutti i dettagli e tutte le fotografie della nostra vita.
E questo sguardo è il Buon Pastore, è il Signore, che con uno sguardo di infinita
misericordia ha colto San Pietro quando Cristo l’ha guardato durante il processo,
sul cortile, quando Pietro lo ha rinnegato. Questo sguardo, ha fatto divenire Pietro
un uomo nuovo, e quando le persone capiranno questo, scopriranno di nuovo cos’è la
riconciliazione.
D. - Come sacerdoti, quali strade pastorali ritenete siano
importanti per aiutare a riscoprire il valore della riconciliazione con Dio?
R.
- Penso che le vie della nuova evangelizzazione possono essere migliaia e migliaia.
Ma certamente, bisogna che prima o poi, si ritorni ai padri e alle madri. Qualcuno
deve guardarti senza interessi, con amore, con misericordia, senza fare calcoli. Se
la persona non incontrerà questo sguardo libero, di amore, senza calcoli, senza interessi,
senza condizioni, allora non so da che cosa le persone potranno essere toccate con
amore. Solo un tale sguardo può toccarti con amore, e prima o poi darai il nome a
questo amore: è Cristo. (bi)