2012-02-16 19:57:05

Inaugurato l'anno giudiziario della Corte dei Conti: l'Italia stretta tra corruzione e illegalità


L’Italia stretta tra corruzione e illegalità. La corte dei conti inaugura il suo anno giudiziario con l’allarme malaffare, le cui dimensioni – spiega la magistratura contabile – sono superiori a quelle che a fatica vengono alla luce. Servizio di Francesca Sabatinelli: RealAudioMP3

Dilagano in Italia illegalità, corruzione e malaffare, le cui dimensioni sono di gran lunga superiori a quelle che vengono, spesso faticosamente, alla luce. Il presidente Luigi Giampaolino inaugura il nuovo anno della corte dei conti e ne chiude uno che, dice, sarà ricordato nella storia della finanza pubblica per la severità della situazione economica e per l'affanno con il quale i governi hanno rincorso i rimedi necessari a fronteggiarla e ad arginare gli effetti più devastanti. La mappa dell’illegalità è lunga, si va dalla corruzione, ai comportamenti dannosi nell’attività sanitaria, dalla sbagliata gestione dello smaltimento dei rifiuti, all’illecita percezione dei contributi pubblici. Il costo della corruzione in Italia è plurimiliardario, eppure il recupero che arriva dalle condanne è di molto più basso. Secondo i dati della funzione pubblica la corruzione varrebbe 60 miliardi di euro l’anno, una cifra esagerata secondo la stessa corte, tuttavia, si precisa, l’Italia è tra gli stati percepiti più corrotti in Europa. Ma la sconfitta è un’altra, aggiunge Giampaolino, quella di non avere un’efficace riforma della pubblica amministrazione. Di qui il richiamo al ddl corruzione, ora fermo alla Camera e che andrebbe invece affrontato. Altro triste record quello sul fronte dell’evasione fiscale, l’Italia presenta il 36% di Iva evasa, in Europa solo la Spagna fa peggio. Doverosa la lotta all’evasione, sottolinea a conclusione Giampaolino, ma altrettanto lo è quella allo sperpero: quando si preleva ai cittadini, deve essere speso in modo oculato.








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