Vescovi dell'Asia: l'impegno per migranti e sieropositivi
Cura e sostegno ai migranti, unita a un maggiore impegno da dedicare ai malati di
Hiv/aids, virus che continua a colpire e a mietere vittime in tutto il continente
asiatico. Sono le linee guida emerse da un seminario del Dipartimento per lo sviluppo
umano (Ohd) della Conferenza dei vescovi dell'Asia (Fabc), che ha tracciato l'impegno
dei cattolici per il 2012 nel settore sociale e sanitario. Per capire meglio le reali
condizioni del lavoratori espatriati -riferisce l'agenzia AsiaNews - i partecipanti
al convegno - 21 membri del Bishops' Institute of Social Action (Bisa) e 19 laici,
in rappresentanza di 25 nazioni, riuniti presso il centro pastorale dei Camilliani
a Lardkrabang, vicino Bangkok - hanno incontrato i migranti nella provincia di Samutsakorn
e i sieropositivi accolti nel Centro dei Camilliani nella provincia di Rayong. L'esperienza
acquisita durante la visita a poveri e malati servirà, in un futuro prossimo, ad avviare
la seconda fase di interventi sul campo, a testimonianza dell'impegno e dell'attenzione
della Chiesa ai settori più disagiati della popolazione. La risoluzione finale verrà
adottata dai vertici cattolici verrà presentata a tutte le diocesi, alle parrocchie,
alle Comunità ecclesiastiche di base (Bec) per un'attuazione concreta. Mons. Philip
Banchong Chaiyara, vescovo di Ubon Ratchathani e presidente Ohd, sottolinea che i
migranti richiamano all'impegno della Chiesa verso i più poveri e invita a lavorare
per "migliorare i loro livelli di vita" partecipando alla loro vita e alle loro sofferenze.
Il prelato, che è anche presidente della Commissione cattolica per l'Aids, ricorda
il messaggio diffuso il primo dicembre in occasione della Giornata mondiale sull'Aids
ed esorta "fedeli, sacerdoti e religiosi a prestare particolare attenzione all'opera
di prevenzione". In base alle ultime statistiche, diffuse nel novembre 2011 dal Dipartimento
di epidemiologia del ministero thai della Sanità, vi sono a oggi 419.966 sieropositivi
nel Paese, di cui 43.267 nella sola Bangkok. Solo lo scorso anno si sono registrati
2384 casi di Aids conclamato, con una media tra 6 e 7 nuovi infetti al giorno, in
maggioranza giovani sopra i 15 anni e ragazze che hanno contratto il virus attraverso
rapporti sessuali. Tra i malati, si sono registrati 98.721 decessi. Tra i principali
fattori di rischio nella contrazione dell'Hiv vi sono il sesso per il 79,37%, la trasmissione
da madre a figlio e la donazione del sangue per il 10,73%. Il rapporto dei malati
fra maschi e femmine è di 3 a 1. Per quanto concerne le minoranze etniche, il maggior
numero di contagi riguarda le minoranze birmane Karen (76.295 casi) e Karenni (13.217).
Essi vivono in nove diversi campi profughi lungo il confine fra Thailandia e Myanmar,
in un'area che copre quattro province: Mae Hong Son, Chiangrai, Tak (Mae Sot) e Kanchanaburi.
(R.P.)