Lussemburgo: l’impegno della Chiesa nella difesa delle vittime di abusi
“Di fronte al male inflitto alle vittime di abusi sessuali da parte del clero, la
Chiesa cattolica del Lussemburgo vuole fare penitenza”: si legge così nel “Decreto
arcivescovile concernente il riconoscimento del male inflitto alle vittime di violenze
sessuali”, approvato nei giorni scorsi dalla Chiesa locale. “Al fine di dare un segnale
chiaro - afferma il documento – e nella direzione di un accordo volontario per quei
casi segnalati alla giustizia, ma non perseguibili perché caduti in prescrizione”,
si stabilisce innanzitutto che “la Chiesa cattolica del Lussemburgo sosterrà con 50mila
euro il progetto ‘Centro di azione comunitaria speranza del futuro’, situato nel quartiere
povero di Morro São Carlos a Rio de Janeiro, in Brasile”. Inoltre, “nei casi in cui
o le vittime delle violenze sessuali chiedano un risarcimento per il male loro inflitto
o il ricorso per la richiesta di risarcimento non possa essere accolto perché caduto
in prescrizione, un’indennità dovrà comunque essere accordata, in primo luogo da parte
dell’autore del crimine”. Se poi, continua il decreto della Chiesa del Lussemburgo,
“per ragioni incomprensibili, l’autore del crimine dovesse rifiutare la propria responsabilità,
allora la Chiesa assegnerà alla vittima fino ad un massimo di 5mila euro”. Le domande
di risarcimento saranno vagliate da una commissione indipendente di laici, creata
per l’occasione, la quale vaglierà le richieste pervenute entro tre mesi. (I.P.)