2012-02-15 15:24:42

Il Parlamento europeo punta il dito contro la troika sulla gestione della crisi greca


Il Parlamento europeo s’interroga sulla democraticità delle imposizioni della “Troika”, formata da Ue, Bce e Fmi, a carico della Grecia. La Conferenza dei capigruppo dell’Europarlamento ha chiesto, infatti, ai membri della "Troika", e in particolare al presidente della Commissione Barroso e al vicepresidente Rehn, di riferire circa quello che i deputati definiscono un approccio punitivo al problema della sovranità greca, tradendo il principio della solidarietà. Sulla questione, Stefano Leszczynski ha intervistato il presidente del Movimento europeo, Pier Virgilio Dàstoli:RealAudioMP3

R. – La Trojka va in missione ad Atene sulla base di un mandato che le è stato dato dalla Commissione, dall’Eurogruppo, e quindi sulla base di un mandato che le è stato dato dalle istituzioni, che oggi hanno in mano non soltanto il destino della Grecia, ma in generale il destino dell’euro e del progetto europeo. Al di là del ruolo della Trojka, il problema più generale che – credo – noi ci dobbiamo porre è fino a che punto tutto quello che si sta mettendo in piedi oggi corrisponda ad una disciplina democratica? A chi rispondono quelli che oggi a Bruxelles prendono decisioni nel nome dei 17 Paesi dell’Eurozona?

D. – Quindi in sostanza possiamo dire che quello che la Trojka pretende dalla Grecia è un po’ la decisione presa da alcuni Stati più forti nell’ambito dell’Unione Europea a nome di tutta l’Unione?

R. – Di tutta l’Unione è difficile dirlo, ma certamente a nome dei 17 Paesi che hanno la moneta unica.

D. – I capigruppo sia del Partito popolare che del Partito socialdemocratico si preoccupano del fatto che in tutte queste misure anticrisi, che vengono imposte a determinati Paesi, la Grecia in primis, non c’è nulla che punti a favorire la crescita….

R. – Questo è vero! La scelta di fare un Trattato internazionale al di fuori dei Trattati è evidente che esclude qualunque possibilità di misure che concernono la crescita. Le misure che concernono la crescita possono essere prese soltanto all’interno dell’Unione Europa. Un Trattato internazionale, per sua natura, non può garantire misure che riguardano la crescita.

D. – Da un punto di vista istituzionale, come risponde la Commissione di fronte al Parlamento europeo?

R. – Intanto la Commissione deve rispondere proprio per criteri istituzionali di fronte al Parlamento Ue che l’ha eletta e le ha dato il voto di fiducia. Quindi il primo interlocutore della Commissione è certamente il Parlamento europeo. In misura molto più debole risponde al Parlamento europeo anche il presidente del Consiglio europeo: fra l’altro il Consiglio europeo è oggi un’istituzione che è iscritta nei Trattati e il Consiglio europeo, anch’esso, è sottoposto – laddove assume delle decisioni – al controllo anche della Corte di Giustizia. Il problema è che appare in maniera evidente che in tutti questi mesi c’è stato un tentativo da parte di alcuni governi di mettere da parte la Commissione europea: anche nel Trattato internazionale il primo testo, che era stato concepito a metà di dicembre, cercava di ridurre al minimo i poteri della Commissione europea, anche perché – come dicevo prima – la Commissione europea è sottoposta ad un controllo democratico a cui non sono sottoposte le altre istituzioni.

D. – Professore, come Movimento europeo avete individuato un elemento che è venuto a mancare negli ultimi decenni in Europa, quello dell’unità politica: ma in che modo questa mancanza si può inserire in quello che vediamo oggi?

R. – L’unione politica non è una cosa teorica; l’unione politica è basata sul principio di una evoluzione di quello che è già scritto nei Trattati. Nei Trattati abbiamo scritto che l’Unione Europea deve essere basata su alcuni valori, che hanno anche una ragione di essere giuridica e quindi la solidarietà, la tolleranza, il rispetto… Quindi noi chiediamo che si riprenda il cammino che è stato indicato nei Trattati. Dobbiamo dare ai nostri popoli delle speranze e delle indicazioni per il futuro. (mg)







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