Sahel: si aggrava la crisi alimentare. La Caritas intensifica gli interventi
“Esorto la comunità internazionale ad affrontare seriamente l’estrema povertà di queste
popolazioni le cui condizioni di vita si stanno deteriorando”. Con queste parole Papa
Benedetto XVI ha salutato i membri della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel
venerdì scorso, denunciando la grave situazione in cui versa una vasta area del Sahel
colpita da una crisi alimentare che rischia di espandersi ed aggravarsi come già accaduto
nel Corno d’Africa. Sono già 7 milioni le persone colpite dalla siccità che rischiano
la malnutrizione, ma le cifre potrebbero aumentare di molto se non si interverrà in
modo rapido e deciso. Alcune stime parlano addirittura di oltre 20 milioni di persone
a rischio malnutrizione. I Paesi particolarmente coinvolti sono: Mali, Burkina Faso,
Niger, Ciad, Senegal, Mauritania. Una situazione molto simile a quella del Corno d’Africa
dove l’indifferenza e la lentezza dell’intervento della comunità internazionale ha
provocato una crisi di dimensioni epocali. Le Caritas dei Paesi colpiti, sono da mesi
all’opera per contrastare l’emergenza con la distribuzione gratuita e la vendita a
prezzi ribassati di cereali, la distribuzione di fondi in cambio di lavoro (“cash
for work”), la distribuzione di sementi per la campagna agricola 2012–13, il sostegno
all’allevamento. Caritas Italiana, da anni impegnata nei Paesi colpiti dalla crisi,
ha stanziato 100.000 euro a sostegno delle attività della rete Caritas nel Sahel e,
unendosi all’appello del Santo Padre, invita le comunità cristiane alla solidarietà
verso le popolazioni del Sahel e le istituzioni governative e internazionali ad agire
immediatamente per non ripetere gli errori commessi nel Corno d’Africa. (I.P.)