Padre Lombardi: c'è chi vuole scoraggiare il Papa e confondere la Chiesa, ma è solo
un illuso
La strategia della limpidezza e della lucidità, per battere chi manovra nell'ombra
allo scopo di creare confusione nella Chiesa. E' quella di cui parla il direttore
generale della Radio Vaticana, padre Federico Lombardi, in una nota dai toni
fermi, dedicata ai recenti tentativi mediatici che hanno avuto per bersaglio uomini
e istitituzioni della Santa Sede, fino al presunto complotto contro Benedetto XVI.
Chi pensa di scoraggiare il Papa, afferma padre Lombardi, si illude. La migliore riposta
sono la calma e la trasparenza a ogni livello:
Oggi dobbiamo
tenere tutti i nervi saldi perché nessuno si può stupire di nulla. L’amministrazione
americana ha avuto wikileaks, il Vaticano ha ora i suoi leaks, le sue fughe di documenti
che tendono a creare confusione e sconcerto e a facilitare una messa in cattiva luce
del Vaticano, del governo della Chiesa e più ampiamente della Chiesa stessa. Quindi,
calma e sangue freddo, e molto uso della ragione, cosa che non tutti i media tendono
a fare. Si tratta di documenti di natura e peso diversi, nati in tempi e situazioni
diverse: altro sono le discussioni sulla migliore gestione economica di una istituzione
con molte attività materiali come il Governatorato; altro sono appunti su questioni
giuridiche e normative in corso di discussione e su cui è normale che esistano opinioni
diverse; altro sono memoriali farneticanti che nessuna persona con la testa sul collo
ha considerato seri, come quello recente sul complotto contro la vita del Papa. Ma
tant’è; mettere tutto insieme giova a creare confusione. Una informazione seria dovrebbe
saper distinguere le questioni e capirne il significato differente. E’ ovvio che le
attività economiche del Governatorato devono essere gestite saggiamente e con rigore;
è chiaro che lo IOR e le attività finanziarie devono inserirsi correttamente nelle
norme internazionali contro il riciclaggio. Queste sono evidentemente le indicazioni
del Papa. Mentre è evidente che la storia del complotto contro il Papa, come ho detto
da subito, è una farneticazione, una follia, e non merita di essere presa sul serio.
Certo
c’è qualcosa di triste nel fatto che vengano passati slealmente documenti dall’interno
all’esterno in modo da creare confusione. La responsabilità c’è dall’una e dall’altra
parte. Anzitutto da parte di chi fornisce questo tipo di documenti, ma anche di chi
si dà da fare per usarli per scopi che non sono certo l’amore puro della verità. Perciò
dobbiamo resistere e non lasciarci inghiottire dal gorgo della confusione, che è quello
che i malintenzionati desiderano, e restare capaci di ragionare. In certo senso –
è un’antica osservazione della saggezza umana e spirituale – il verificarsi di attacchi
più forti è segno che è in gioco qualche cosa di importante. Alla grande serie
di attacchi alla Chiesa sul tema degli abusi sessuali è giustamente corrisposto un
impegno serio e profondo di rinnovamento lungimirante. Non una risposta di corto respiro,
ma di purificazione e rinnovamento. Ora abbiamo ripreso in mano la situazione e sviluppiamo
una forte strategia di guarigione, rinnovamento e prevenzione per il bene di tutta
la società. Allo stesso tempo si sa che vi è in corso un impegno serio per garantire
una vera trasparenza del funzionamento delle istituzioni vaticane anche dal punto
di vista economico. Si sono pubblicate nuove norme. Si sono aperti canali di rapporti
internazionali per il controllo. Ora, diversi dei documenti recentemente diffusi tendono
proprio a screditare questo impegno. Paradossalmente ciò costituisce una ragione di
più per perseguirlo con decisione senza lasciarsi impressionare. Se tanti si accaniscono,
si vede che è importante. Chi pensa di scoraggiare il Papa e i suoi collaboratori
in questo impegno si sbaglia e si illude.
Quanto alla questione delle pretese
lotte di potere in vista del prossimo conclave, invito ad osservare che i Pontefici
eletti in questo secolo sono stati tutti personalità di altissimo e indiscusso valore
spirituale. E’ chiaro che i cardinali hanno cercato e cercano di eleggere qualcuno
che meriti il rispetto del popolo di Dio e possa servire l’umanità del nostro tempo
con grande autorità morale e spirituale. La lettura in chiave di lotte di potere interne
dipende in gran parte dalla rozzezza morale di chi la provoca e di chi la fa, che
spesso non è capace di vedere altro. Chi crede in Gesù Cristo per fortuna sa che –
checché se ne dica o se ne scriva oggi sui giornali – le vere preoccupazioni di chi
porta responsabilità nella Chiesa sono piuttosto i problemi gravi dell’umanità di
oggi e di domani. Non per nulla crediamo e parliamo anche di assistenza dello Spirito
Santo.