2012-02-13 16:32:18

Mosca: conferenza ecumenica sull’insegnamento della religione nelle scuole non confessionalI


L’insegnamento della religione nelle scuole statali non contraddice il principio della laicità dell’educazione. È la comune convinzione emersa dal secondo colloquio ecumenico internazionale tra i rappresentanti della Chiesa cattolica lituana e delle Chiesa ortodossa russa, svoltosi nei giorni scorsi a Mosca. La conferenza è stata promossa congiuntamente dalla Conferenza episcopale lituana e dal Dipartimento delle relazioni ecclesiali esterne della Chiesa ortodossa russa, guidato dal metropolita Hilarion di Volokolamsk. Dopo l’incontro dell’anno scorso svoltosi a Kaunas, in Lituania, sul tema “I cristiani dinanzi alle sfide per la famiglia”, questo secondo appuntamento è stato dedicato appunto all’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche. Ad aprire i lavori – riporta un comunicato del Patriarcato di Mosca - è stato il metropolita Hilarion che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di confrontarsi insieme sulle attuali sfide della società e di una più stretta collaborazione ecumenica su tale fronte. In questo senso – ha osservato - l’insegnamento della religione nelle scuole non confessionali è di pressante attualità sia per la Chiesa ortodossa che per quella cattolica, perché riguarda la difesa dell’identità cristiana dell’Europa contemporanea. Secondo l’esponente religioso ortodosso, superate le attuali diatribe sulla questione, in futuro la società russa potrà apprezzare il ruolo positivo dell’educazione religiosa nella promozione dei valori morali e nella difesa della sua identità. Tra gli altri relatori al colloquio G. Demidov del Dipartimento per l’educazione religiosa e il catechismo del Patriarcato di Mosca, e, per parte cattolica, mons. Sigitas Tamkevičius, arcivescovo di Kaunas e presidente della Conferenza episcopale lituana, che hanno illustrato come funziona l’insegnamento della religione nei rispettivi sistemi scolastici. Mons. Tamkevičius ha evidenziato in particolare come l’educazione religiosa e morale dei bambini sia considerato un inalienabile diritto costituzionale dei cittadini lituani. I partecipanti hanno quindi convenuto che lo studio della propria religione e di alcune nozioni di base sulle altre credenze religiose sia una parte importante della formazione di una persona e contribuisca alla pace religiosa. In conclusione, i partecipanti si sono impegnati a continuare in futuro questi incontri bilaterali per approfondire temi di interesse comune. (L.Z.)







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