La missione di Radio Veritas, il più grande network cattolico d'Asia molto apprezzato
anche dai non cristiani
A celebrare la prima Giornata della radio patrocinata dall'Unesco è anche Radio Veritas
Asia, il più grande network cattolico d'Asia, che da Quazon City, nelle Filippine,
raggiunge tutto il Sudest asiatico, trasmettando in onde corte e sul web in oltre
10 lingue e ascoltata per l’80% da persone non cattoliche. Massimo Pittarello
ha chiesto al direttore, don Robert Ebisa, di spiegare il ruolo della radio
nella regione e, in particolare, per le persone di religione cattolica:
R. – Radio Veritas
Asia serves not only for my country... Radio Veritas Asia non serve soltanto il
mio Paese: fondamentalmente, Radio Veritas Asia serve tutta l’Asia. Per questo, noi
non trasmettiamo solo per i filippini, ma trasmettiamo per i cattolici e per i non
cattolici di tutta l’Asia. Noi trasmettiamo, quindi, in onda corta e in Internet e,
attualmente, usiamo oltre dieci lingue per coprire tutta l’Asia come il mandarino,
quattro lingue dell’India, la lingua del Myanmar, il vietnamese, l’hurdu del Pakistan,
il sinhala dello Sri Lanka e il bengali per il Bangladesh. La nostra preoccupazione
non è soltanto una questione di evangelizzazione, ma di sviluppo umano, di educazione,
di assistenza sanitaria: parliamo di natura e di questioni ecologiche. Ma, come ho
detto, le nostre trasmissioni non sono solo per le Filippine, ma realmente per i Paesi
dell’Asia.
D. – Oltre dieci lingue e un raggio di trasmissione molto ampio:
com’è organizzata la vostra radio? E come fate a sostenervi dal punto di vista economico?
R.
– In terms of sustenance, we are heavily funded by funding agencies from … Per
quanto riguarda la nostra sussistenza, siamo largamente aiutati da agenzie di finanziamento
in Germania, ma oltre il 60 per cento dei nostri fondi vengono dal dicastero vaticano
di Propaganda Fide. Al momento, trasmettiamo dalle Filippine e abbiamo centri nei
singoli Paesi, in tutta l’Asia, in quei Paesi nelle cui lingue trasmettiamo. Questi
sono i nostri collegamenti. Quindi, attraverso questi centri noi compiamo le nostre
ricerche, abbiamo i ritorni dai diversi tipi di ascoltatori. Forse un aspetto importante
per quanto riguarda il ruolo di Radio Veritas Asia è che riusciamo a raggiungere più
facilmente i non cristiani. Infatti, oltre l’80 per cento dei nostri ascoltatori sono
non cristiani come indù, musulmani e altre denominazioni asiatiche. In ciascun Paese
nella cui lingua trasmettiamo il nostro centro è collegato con l’Ufficio per le comunicazioni
sociali della Conferenza episcopale di quello stesso Paese. Questo è il modo in cui
noi lavoriamo. Recentemente, poi, abbiamo attuato una forma di decentralizzazione,
ovunque sia politicamente e tecnicamente possibile. Questo significa che i nostri
programmi sono ormai completamente prodotti nei Paesi di provenienza, in quei centri
di cui parlavo prima, che ce li inviano tramite ftp (file transfer protocol), cioè
via Internet. Il nostro personale residente nelle Filippine viene dal Vietnam, dal
Myanmar e ha una sezione in mandarino. Per le altre lingue, invece, il personale è
tornato nei Paesi d’origine, produce il programma e ce lo manda via Internet e noi
diventiamo la stazione trasmittente di quel programma.
D. – Quanti impiegati
e quanti giornalisti avete?
R. – At the moment, because of this decentralisation… Attualmente,
a causa di questa decentralizzazione, siamo soltanto in 71. Per quanto riguarda le
lingue, abbiamo una persona per il vietnamita, una per il birmano e per il mandarino.
Conserviamo anche le lingue filippine per i filippini che vivono all’estero. Fondamentalmente,
poco più di una decina di stranieri; poi ci sono una ventina di stranieri per le diverse
lingue. E ci sono gli operatori, gli ingegneri che si occupano del nostro Centro trasmittente,
che dista circa 240 km dai nostri uffici a Manila.
D. – Nel Sudest asiatico,
ci sono molti problemi di carattere politico: penso a Mindanao, per quanto riguarda
le Filippine, o alle tensioni che riguardano i cattolici che vivono in Cina. Il messaggio
di Radio Veritas è un messaggio di pace: che tipo di difficoltà vi trovate ad affrontare
nel vostro lavoro?
R. – Surprisingly, it is something unique for us… Sorprendentemente,
come detto, è una cosa unica per noi: la gran parte dei nostri ascoltatori è non cristiana.
Di qui deriva un’ulteriore caratteristica della nostra programmazione è che almeno
una volta l’anno ci rechiamo nei diversi Paesi nei quali trasmettiamo, per un incontro
con gli ascoltatori. In questi incontri, la sorprenderà sapere che la maggior parte
dei partecipanti sono musulmani, indù… Questo è il particolare marchio di fabbrica
di Radio Veritas Asia. E tutti sono ascoltatori entusiasti di Radio Veritas Asia
per tutto l’anno.
D. - Un esempio di dialogo e di evangelizzazione…
R.
– Exactly. The role of Radio Veritas Asia in Asia is really… Esattamente. Il ruolo
di Radio Veritas Asia è veramente per il dialogo e per l’ecumenismo. E’ una cosa che,
grazie alle nostre trasmissioni che coprono tutta l’Asia, riscontriamo sempre di nuovo.
D.
– Vorrei chiederle se vuole dirci qualcosa …
R. – Through Radio Veritas Asia
I would like to extend… Attraverso Radio Veritas Asia, mi piace estendere la nostra
gratitudine di gran cuore a Propaganda Fide, che sostiene la nostra missione in Asia.
Radio Veritas Asia è stata creata da Giovanni Paolo II come “missionaria dell’Asia”,
e noi stiamo facendo del nostro meglio per essere all’altezza di questo incarico.
Siamo felici che ci sia stato conferito l’incarico di condividere la missione di Cristo
nel continente asiatico, e nonostante le difficoltà per quanto riguarda i finanziamenti,
stiamo cercando di aiutarci da soli chiedendo ai vescovi dell’Asia di sostenere noi,
il nostro nobile compito di condividere la missione di Cristo ai nostri fratelli e
sorelle, specialmente nel continente asiatico. Chiediamo le vostre preghiere, specialmente
in questo momento in cui, come ogni altra stazione radiofonica, si trova ad affrontare
difficoltà economiche. Grazie per questa occasione, Dio ci benedica tutti. (gf)