Italia: pe 20 februarie, expiră termenul alegerii orei de religie în şcoala obligatorie
(RV - 13 februarie 2012) Oficiul „Migrantes” anunţă că în Italia, luni
20 februarie, expiră termenul în care elevii din şcolile primare,
şi în general din cursurile obligatorii, pot decide dacă vor să se folosească
de posibilitatea de a alege ca materie de învăţământ Religia catolică.
Conferinţa
episcopală italiană (CEI), prin Oficiul propriu şcolar, a redactat un mesaj în care
invită preoţii să informeze părinţii şi elevii din respectivele comunităţi să nu
neglijeze această opţiune. A beneficia de ora de religie catolică înseamnă, bineînţeles,
a avea o ocazie în plus de a cunoaşte istoria Bisericii şi a creştinismului, cu o
referinţă particulară la viaţa Bisericii Catolice. Desigur, acest lucru, este valabil
şi pentru elevii şi familiile imigraţilor, prezenţi în Italia.
Iată
Mesajul CEI în original:
Messaggio della Presidenza
della Conferenza Episcopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento
della religione cattolica nell’anno scolastico 2012-2013
Cari studenti e genitori, nelle
prossime settimane sarete chiamati a esprimervi sulla scelta di avvalervi dell’insegnamento
della religione cattolica.
Si tratta di un appuntamento di grande responsabilità
perché consente, a voi studenti, di riflettere sulla validità di tale proposta e di
decidere personalmente se farne risorsa per la vostra formazione e, a voi genitori,
di ponderare le possibilità educative offerte ai vostri figli.
Vogliamo dirvi
che vi siamo vicini, condividiamo i dubbi e le speranze che abitano il vostro cuore
di fronte alle ricadute che le contraddizioni del momento presente e le incertezze
del futuro hanno sulla scuola; partecipiamo al vostro anelito di verità e di sicurezza,
impegnati, insieme a tutte le persone di buona volontà, in particolare mediante lo
strumento dell’insegnamento della religione cattolica, a fare della scuola uno spazio
educativo autentico per le nuove generazioni, un luogo di formazione alla pacifica
convivenza tra i popoli e di confronto rispettoso, sotto la guida di veri maestri
e di convinti educatori.
La Chiesa è dalla vostra parte, si fa carico di ogni
vostra fatica, vuole offrirvi il supporto della sua bimillenaria esperienza a servizio
dell’uomo e delle sue più profonde aspirazioni, vuole aiutare voi studenti, attraverso
l’opera di insegnanti professionalmente competenti e spiritualmente motivati, a leggere
e interpretare la cultura letteraria, artistica e storica in cui siete nati e cresciuti,
o dove siete approdati in seguito a scelte di vita o a esodi forzati. L’insegnamento
della religione cattolica è una disciplina che tiene viva la ricerca di Dio, aiuta
a trovare risposte di senso ai “perché” della vita, educa a una condotta ispirata
ai valori etici e, facendo conoscere il cristianesimo nella tradizione cattolica,
presenta il Vangelo di Gesù Cristo in un confronto sereno e ragionato con le altre
religioni. Afferma a questo proposito Papa Benedetto XVI: «una cultura meramente positivista
che rimuovesse nel campo soggettivo come non scientifica la domanda circa Dio, sarebbe
la capitolazione della ragione, la rinuncia alle sue possibilità più alte e quindi
un tracollo dell’umanesimo, le cui conseguenze non potrebbero essere che gravi. Ciò
che ha fondato la cultura dell’Europa, la ricerca di Dio e la disponibilità ad ascoltarLo,
rimane anche oggi il fondamento di ogni vera cultura» (Discorso all’Incontro con
il mondo della cultura al Collège des Bernandins, Parigi 12 settembre 2008).
Nel
cuore di una formazione istituzionalizzata come quella della scuola, in continuità
con la famiglia e in preparazione alla vita sociale e professionale, l’insegnamento
della religione cattolica è un valore aggiunto a cui vi invitiamo a guardare con fiducia,
qualunque sia il vostro credo e la vostra estrazione culturale. In forza delle sue
ragioni storiche e della sua valenza educativa, esso è di fatto capace di proporsi
come significativa risorsa di orientamento per tutti e di intercettare il radicale
bisogno di apertura a dimensioni che vanno oltre i limiti dell’esperienza puramente
materiale.
Cari genitori e docenti, a voi rivolgiamo il caloroso invito a operare
insieme perché non manchi alle giovani generazioni l’opportunità di una proposta inerente
la dimensione religiosa e di una cultura umanistica e sapienziale che li abiliti ad
affrontare le sfide del nostro tempo.
Roma, 15 novembre 2011 LA
PRESIDENZA DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA