Cina: è morto padre Zhang Wenchang, testimone fedele del Vangelo in anni difficili
Lutto nella Chiesa cattolica in Cina: il 5 febbraio scorso si è spento, all’età di
91 anni, il rev. Lorenzo Zhang Wenchang, amministratore diocesano delle tre circoscrizioni
ecclesiastiche della provincia di Yunnan. Il sacerdote era nato il 10 agosto 1920
ad Haiyizhongzai, nell’arcidiocesi di Kunming. Entrato all’età di 12 anni nel pre-seminario
di Qingshan e, nel 1936, nel seminario di Bailongtan, nel 1941 inizia lo studio della
teologia presso l’Istituto Teologico di Kunming e il 23 dicembre 1946 viene ordinato
sacerdote e nominato viceparroco della Cattedrale. Nel 1953, costretto a lasciare
il suo impegno pastorale presso la Cattedrale, si trasferisce in una chiesa a Huanshandong
dove, per vivere, alleva conigli e polli. Il 10 febbraio 1958 è arrestato con l’accusa
di crimini antirivoluzionari e il 28 aprile 1959 è condannato a dieci anni di prigione.
Nel luglio 1962 lascia la prigione di Kunming e, condannato ai lavori forzati, viene
trasferito nella fattoria di Yuanjiang dove rimane fino al 1982. Tornato a Kunming,
si guadagna da vivere facendo lavori temporanei e dedicandosi alla cura dei fedeli,
sparsi nella vasta Provincia. Il 7 luglio 1987 il suo caso viene riesaminato, ed anche
il verdetto è rivisto dalla Corte Civile intermedia della città di Kunming, che lo
riabilita. Il rev. Zhang può così dedicarsi a tempo pieno al lavoro pastorale. Il
25 maggio 2000 è nominato amministratore diocesano per l’arcidiocesi di Kunming, per
la diocesi di Dali e per la prefettura apostolica di Zhaotong, nello Yunnan. Il rev.
Zhang è rimasto sempre fedele alla Chiesa e al Papa: per questo, anche negli ultimi
anni era tenuto sotto controllo dalla polizia. La vita del rev. Lorenzo Zhang Wenchang
è stata una chiara testimonianza di fedeltà alla fede cattolica in comunione con il
Successore di Pietro. Sono molte e ben note le sue descrizioni dei terribili anni
di persecuzione, di carcere e di lavori forzati, subiti a causa della fede. Stimato
e amato dai confratelli e dai suoi fedeli, apprezzato anche oltre i confini dello
Yunnan, il rev. Zhang sarà ricordato come una delle figure più luminose, un campione
della fede, fra tutti i sacerdoti della Chiesa cattolica in Cina. La salma è rimasta
esposta per oltre una settimana, per permettere, a chiunque lo volesse, di rendergli
omaggio.