2012-02-12 14:34:38

Siria: bombe sulle città ribelli, si arrende Zabadani. Messaggio di al-Qaeda


Non si arresta il conflitto in Siria, dove l’esercito continua a reprimere nel sangue le opposizioni. Almeno 11 le persone uccise oggi, di cui 5 nella città di Homs, cuore della rivolta, dove la gente è intrappolata in casa a causa dei bombardamenti senza tregua e del fuoco dei cecchini. Nella notte le truppe di Damasco hanno preso d’assalto il sobborgo di Bab Amro, finora uno dei più vessati dai combattimenti e sono avanzate verso il confine con il Libano: occupata la città di Zabadani, dopo che gli intensi bombardamenti, che sono costati la vita a un centinaio di civili, hanno costretto i ribelli ad accettare il cessate il fuoco proposto dal governo. E mentre permane l’emergenza umanitaria, che vede in primo piano i bambini (oltre 400 i minori uccisi in dieci mesi secondo l’Unicef), continua lo stallo sul piano diplomatico, dopo i no di Cina e Russia alla risoluzione Onu della scorsa settimana. Previsto per oggi un vertice della Lega Araba al Cairo, per discutere una possibile missione di osservazione congiunta con l’Onu, in sostituzione di quella ritiratasi a fine mese per l’intensificarsi delle violenze e definitivamente affossata dalle dimissioni, questa mattina, del capo missione, il generale sudanese Al-Dabi. Intanto in un video circolato in rete, il capo di Al-Qaeda, Al-Zawahiri, sunnita, accusa l’alawita Bashar Al-Assad di aver commesso crimini contro i suoi cittadini e invita il popolo siriano a ribellarsi a quello che definisce un regime anti-islamico e a non fidarsi dei governi occidentali e arabi. (A cura di Michele Raviart) RealAudioMP3







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