Appello del Papa all'Angelus: basta spargimento di sangue in Siria!
Davanti a numerosi fedeli riuniti in Piazza San Pietro per l’Angelus nonostante il
freddo, il Papa ha lanciato un accorato appello per la fine delle violenze in Siria.
Si ponga termine allo spargimento di sangue, ha esclamato Benedetto XVI. Prima della
preghiera mariana, il Papa ha commentato il Vangelo della guarigione del lebbroso:
solo Gesù – ha detto – "ci può liberare dalla lebbra del peccato e dallo smarrimento
nella vita". Il servizio di Sergio Centofanti:
Il Papa segue
“con molta apprensione i drammatici e crescenti episodi di violenza in Siria” che
negli ultimi giorni stanno provocando numerosi morti. Ricorda “nella preghiera le
vittime, fra cui ci sono alcuni bambini, i feriti e quanti soffrono le conseguenze
di un conflitto sempre più preoccupante” e rinnova “un pressante appello a porre fine
alla violenza e allo spargimento di sangue”:
“Invito tutti - e anzitutto
le Autorità politiche in Siria - a privilegiare la via del dialogo, della riconciliazione
e dell’impegno per la pace. E’ urgente rispondere alle legittime aspirazioni delle
diverse componenti della Nazione, come pure agli auspici della comunità internazionale,
preoccupata del bene comune dell’intera società e della Regione”.
Nella
catechesi il Papa ha commentato il Vangelo di questa domenica in cui Gesù, “superando
il divieto legale” tocca e guarisce un lebbroso. In questo gesto – ha detto – “c’è
tutta la storia della salvezza, c’è incarnata la volontà di Dio di guarirci, di purificarci
dal male che ci sfigura e che rovina le nostre relazioni”:
“In quel contatto
tra la mano di Gesù e il lebbroso viene abbattuta ogni barriera tra Dio e l’impurità
umana, tra il Sacro e il suo opposto, non certo per negare il male e la sua forza
negativa, ma per dimostrare che l’amore di Dio è più forte di ogni male, anche di
quello più contagioso e orribile. Gesù ha preso su di sé le nostre infermità, si è
fatto 'lebbroso' perché noi fossimo purificati”.
Il Papa ricorda poi l’esperienza
di San Francesco quando, peccatore, incontrò dei lebbrosi:
“In quei lebbrosi,
che Francesco incontrò quando era ancora ‘nei peccati’, era presente Gesù; e quando
Francesco si avvicinò a uno di loro e, vincendo il proprio ribrezzo, lo abbracciò,
Gesù lo guarì dalla sua lebbra, cioè dal suo orgoglio, e lo convertì all’amore di
Dio. Ecco la vittoria di Cristo, che è la nostra guarigione profonda e la nostra risurrezione
a vita nuova!”.
Quindi, ha ricordato la memoria della Vergine di Lourdes,
celebrata ieri. A santa Bernadette – ha affermato - la Madonna ha consegnato “un messaggio
sempre attuale: l’invito alla preghiera e alla penitenza”:
“Attraverso sua
Madre è sempre Gesù che ci viene incontro, per liberarci da ogni malattia del corpo
e dell’anima. Lasciamoci toccare e purificare da Lui, e usiamo misericordia verso
i nostri fratelli!”.
Infine, il Papa augurando ai presenti una buona domenica
e una buona settimana ha dato appuntamento all'Angelus di domenica prossima, una "domenica
- ha auspicato - senza neve".