Ancora proteste in Grecia contro il piano di austerità del governo
Ancora proteste in Grecia dopo il via libera del governo al piano di austerità necessario
per la concessione del prestito europeo. Domani, è attesa l’approvazione da parte
del Parlamento. Eugenio Bonanata:
Secondo
giorno di sciopero generale contro le nuove misure di austerità decise stanotte dall’esecutivo
di Atene. La polizia ha schierato 5 mila uomini in assetto antisommossa a fronte di
circa 7 mila persone presenti in varie piazze della capitale. La città è bloccata
dal traffico. A differenza di ieri, quando ci sono stati alcuni feriti e arresti,
oggi non si segnalano incidenti. Ma si guarda con preoccupazione alla manifestazione
di domani pomeriggio in programma davanti al Parlamento, proprio mentre l’assemblea
dovrà votare il piano. Piano che contiene tagli per 325 milioni di Euro e l’impegno
di attuare le riforme. In questo modo, secondo il Wall Street Journal, la Grecia prenderà
in prestito 35 miliardi dal fondo temporaneo salva-Stati prevedendo, inoltre, di dare
il via ad operazioni di privatizzazioni per 4 milioni e mezzo. E’ necessario approvarlo
– ha detto il primo ministro Papademos – “altrimenti sarà una catastrofe”. Per la
cancelliera tedesca Merkel il fallimento di Atene avrebbe “conseguenze incalcolabili”.
I greci, però, pensano al ritorno alla dracma. I militanti del partito comunista stamattina
hanno issato uno striscione sul Partenone che recita: “Abbasso la dittatura dei monopoli
dell’Unione Europea”.