Obama incontra Monti: Italia guida per la crescita dell'Europa
Piena fiducia nella leadership italiana e nel premier Mario Monti che condurrà il
Paese “fuori dalla tempesta”. Sono le parole del presidente statunitense Barack Obama,
dopo l’incontro di ieri alla Casa Bianca con Monti. Gli Stati Uniti, ha detto il presidente
del Consiglio, sono un “buon modello per l'Europa”. Oggi il premier italiano sarà
a New York dove incontrerà anche il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon.
Elena Molinari:
Gli Stati
Uniti lo hanno accolto come salvatore dell’Euro e quindi dell’economia mondiale, Barack
Obama lo ha ammirato per la sua forte partenza sulla via del risanamento e delle riforme
e per la capacità di condurre alla cooperazione un Parlamento litigioso. Ieri, a Washington,
per il suo primo incontro a tu per tu con il presidente americano, il premier italiano
ha garantito ai partner d’oltreoceano che l’Italia e l’Europa si stanno risollevando
dalla crisi. “La maggioranza dell’opinione pubblica è dalla nostra parte”, ha spiegato,
“e capisce le riforme”. Il Vecchio continente, è stato dunque il messaggio del presidente
del Consiglio agli americani, non è più una mina inesplosa di instabilità, ma un alleato
economico forte ed in grado di aiutare la ripresa americana. Più tardi, Monti ha fatto
tesoro delle parole di supporto di Obama come di un “forte incoraggiamento al mio
governo a continuare”. E per la sua battaglia, condotta in Europa, per mettere un
freno alla riduzione del debito in favore di misure di crescita, Monti ha ottenuto
l’esplicito appoggio di Obama. (vv)
Un incontro quello del premier italiano
Monti con il presidente Usa Obama che segna anche un nuovo ruolo per l’Italia, come
conferma Nico Perrone, docente di storia americana all'Università di
Bari. L’intervista è di Massimiliano Menichetti:
R. –
Il primo commento da fare è che questo è un grosso successo per l’Italia. Il colloquio
è andato molto al di là del previsto, e dal punto di vista diplomatico e delle relazioni
internazionali è molto importante. L’Italia riacquista, con questo incontro, un ruolo
nella politica estera che invece in Europa, finora è stato “schiacciato” da Francia
e Germania. Che si sia detto esplicitamente che è l’Italia a poter salvare l’Europa
è anche questo un bel risultato, nello stesso tempo, è un grande impegno.
D.
– Prima di questo incontro si è sempre parlato della Germania come motore propulsivo
dell’Europa. Adesso la Germania viene incoraggiata a fare di più…
R.
– Sì, credo proprio che si riconosca all’Italia qual ruolo che, all’Europa, non le
si è voluto riconoscere. Un ruolo di iniziativa.
D. – L’Italia ha incassato
anche il “sì” sulle riforme che, peraltro, sono anche un riferimento per la crisi
greca…
R. – Si è insistito almeno due o tre volte - specialmente da
parte americana - nel comunicato, sull’aspetto delle riforme: questo è uno dei punti
di forza del programma-Monti, che ora dovrà per forza realizzarsi. Sarà una spinta
alla sua realizzazione. E’ stato lodato anche il tipo di accordo bipartisan, che si
è realizzato in Italia. Anche questo è un fatto nuovo, che non esiste da nessuna altra
parte: la Germania e la Francia non ce l’hanno. Anche l’America è priva di un accordo
di questo genere, e quindi Obama ha apprezzato, in Monti, la capacità di aver fatto,
per la prima volta, un accordo di questo tipo. (vv)