L'Azione cattolica ricorda Vittorio Bachelet, a 32 anni dall'uccisione
A 32 anni dall’uccisione di Vittorio Bachelet, annuale convegno commemorativo oggi
e domani a Roma, alla Domus Mariae, organizzato dall'Istituto Vittorio Bachelet
e dall’Azione Cattolica. Tema: il ruolo dell'Italia e dell'Europa nel contesto mediterraneo
segnato dalla "primavera araba". Non è casuale che, ogni anno, si scelga un tema di
rilevanza politica e sociale per commemorare questa grande figura di presidente dell’Azione
Cattolica globalmente impegnato come cristiano e come cittadino. Al microfono di Laura
De Luca il presidente dell’Azione Cattolica, Franco Miano:
R. – La nostra
scelta è questa: riuscire, non a ricordare semplicemente Bachelet, ma proprio onorarne
a pieno la memoria, occuparsi delle questioni vive dell’oggi nel suo ricordo. Così
abbiamo provato a fare ogni anno e così anche quest’anno, accogliendo un invito che
il Papa ci ha rivolto nel messaggio inviato nel maggio scorso, all’assemblea nazionale
dell’Azione Cattolica, in cui specificamente affermava la necessità di contribuire
come Azione Cattolica a rilanciare quella peculiare vocazione italiana, che pone l’Italia
al crocevia, che pone l’Italia nel Mediterraneo. C’è un passaggio molto bello relativo
a questo nel messaggio del Santo Padre che noi abbiamo, in qualche modo, scelto di
riprendere proprio nell’organizzazione di questo convegno. L’Istituto Vittorio Bachelet
che, d’altra parte, è uno degli istituti culturali dell’Azione Cattolica - accanto
all’Istituto Giuseppe Toniolo, all’Istituto Paolo VI e a tutta l’attività della Rivista
Dialoghi – che si sente particolarmente impegnato a riflettere su tale questione anche
con la presenza di figure qualificate che interverranno all’interno del convegno stesso.
D. – Lei ha un ricordo diretto di Vittorio Bachelet?
R. – Io ho il
ricordo diretto del giorno della sua morte – ero un giovanissimo studente universitario,
al primo anno – e del trauma che fu per tanti di noi questo momento: ho il ricordo
della Messa che celebrò Giovanni Paolo II in San Pietro. Naturalmente ho il ricordo
della testimonianza che la famiglia tutta - del figlio Giovanni e di tutta la famiglia
– seppe dare in quella circostanza. Fu una lezione di vita, partendo da una esperienza
tristissima. (mg)