Terra Santa: leader religiosi condannano la profanazione del monastero greco-ortodosso
Il Consiglio delle Istituzioni religiose della Terra Santa, in una nota, condanna
gli atti di profanazione e le scritte sul monastero greco-ortodosso di Gerusalemme,
avvenuti la notte tra il 6 e il 7 febbraio. Il Consiglio, afferma la nota a firma
del Gran Rabbinato di Israele, del Ministero del Waqf e degli affari religiosi dell‘Autorità
palestinese e dei Capi delle chiese locali in Terra Santa, “invita le persone di tutte
le confessioni, cristiani, ebrei e musulmani, a rispettare tutti i Luoghi santi e
gli spazi delle tre religioni, e deplora fortemente il comportamento degli estremisti
che sfruttano o coinvolgono i Luoghi sacri in un conflitto politico e territoriale”.
Gli slogan anti-cristiani, secondo la radio militare israeliana, potrebbero essere
opera di coloni di estrema destra che negli ultimi mesi, avrebbero allo stesso modo
profanato anche diverse moschee in Cisgiordania. Sempre la stessa notte, a Gerusalemme,
scritte anti-arabe sono state tracciate anche sulle pareti di una scuola dove studiano
insieme bambini israeliani e palestinesi. In passato slogan anti-cristiani erano comparsi
anche in un cimitero greco-ortodosso di Jaffa, alla periferia di Tel Aviv. (R.P.)