India: proteste dei cristiani contro il governo del Gujarat, che asseconda i radicali
indù
I cristiani del Gujarat alzano il tiro e protestano apertamente nei confronti del
governo di Narendra Modi, Primo Ministro dello stato del Gujarat (India occidentale)
e leader del partito nazionalista indù “Bharatiya Janata Party” (BJP). Il partito
e i movimenti radicali che fiancheggia sono sospettati di essere responsabili diretti
degli ultimi incidenti anticristiani nello Stato, come la profanazione di un cimitero
cristiano ad Ahmedabad. Nei giorni scorsi migliaia di cristiani, accanto ai rappresentanti
di altre comunità minoritarie e a fedeli indù moderati, avevano protestato davanti
al Municipio di Ahmadebad, allarmati per “i piani del governo di Narendra Modi contro
la comunità cristiana”. Come riferiscono all'agenzia Fides, i leader dell’Ong “All
India Cristian Council” (Aicc) hanno prove che nella distruzione del cimitero siano
implicati membri del Partito Bjp e denunciano la complicità delle forze di polizia
che non hanno fermato ma hanno facilitato l’azione abusiva, mostrandosi perfino reticenti
ad accettare una denuncia. “La polizia sembra non solo giustificata ma perfino premiata,
in quanto si adegua alle posizioni, del tutto ostili verso le minoranze religiose,
che caratterizzano il Primo Ministro dello Stato” afferma Samson Christian, leader
dell’AICC in Gujarat, invocando immediate tutele per le minoranze religiose cristiane
e musulmane in Gujarat. Joseph Dias, dell’Ong “Catholic Secular Forum”, recatosi sul
posto, commenta che “urge l’impegno dei cristiani, della società civile e di tutti
i moderati per fermare i gruppi radicali indù. Il governo di Narendra Modi ha fallito
miseramente nel garantire una tutela per i credenti delle comunità di minoranza e
ora anche per i luoghi di culto. Questo non depone bene per la libertà religiosa nel
Gujarat e nell’intera India”. (R.P.)