Il governo pone la fiducia sul decreto svuota carceri. Domani il voto.Insorgono Lega
e Idv
Scontro oggi alla Camera dopo che il governo ha annunciato la fiducia sul decreto
legge svuota carceri. La Lega scatena la bagarre in aula e, così come l’Italia dei
valori, annuncia suo no. Le dichiarazioni di voto cominceranno domattina, quello finale
sul provvedimento è previsto per martedì. Servizio di Francesca Sabatinelli
Porre
la fiducia era necessario. Il ministro della giustizia Paola Severino, pur capendo,
per sua stessa ammissione, le ragioni politiche del Carroccio, spiega così la decisione
del governo. Necessario per ragioni di necessità e urgenza, precisa la Severino, perché
la Lega aveva annunciato 600 emendamenti. Nessun delinquente pericoloso sarà libero,
garantisce poi il ministro, il decreto carceri salvaguarda le esigenze di difesa sociale
e garantisce l’alleggerimento del sovraffollamento degli istituti di pena. A questo
non crede l’Italia dei Valori che annuncia il suo no al decreto, perché manderà a
casa un po’ di criminali e poi perché, come il governo Berlusconi, si chiedono troppe
fiducie. No dalla Lega che fischiando e urlando alla Camera definisce vergognosa la
richiesta del governo. Astensione annunciata da parte dei Radicali, e malumore anche
tra le fila del Pdl. Il provvedimento, mirato a contrastare il sovraffollamento nei
penitenziari, varato da Palazzo Chigi lo scorso 16 dicembre, prevede tra l’altro l'uscita
progressiva dal carcere di circa tremilatrecento detenuti innalzando fino a 18 mesi
la pena residua che si può scontare ai domiciliari, ad esclusione dei reati di omicidio,
mafia o terrorismo. Si prevede inoltre la costruzione di nuove strutture, così come
indicato anche dalla Direzione nazionale Antimafia che nella sua relazione oggi ha
indicato la necessità di nuove carceri per l’elevato numero di detenuti sottoposti
al 41bis, il carcere duro per i reati di criminalità organizzata.