Il cardinale Ouellet: l’abuso sessuale è un crimine che causa un’esperienza di morte
per gli innocenti
Si apre oggi il terzo giorno di lavori del Simposio “Verso la guarigione e il rinnovamento”,
organizzato dall’Università Gregoriana di Roma. ll cardinale Marc Ouellet, prefetto
della Congregazione per i vescovi ieri sera nell’omelia durante la veglia penitenziale
ha ribadito: "L’abuso sessuale è un crimine che causa un’esperienza di morte per gli
innocenti". Stefano Leszczynski:
La
vicenda degli abusi sessuali sui minori compiuti da sacerdoti è fonte di grande vergogna
e scandalo. Le parole del cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per
i Vescovi, sono state scandite con severa chiarezza nel silenzio della Chiesa di Sant’Ignazio
in Roma. La veglia penitenziale svoltasi al termine della seconda giornata di lavori
del Simposio sugli abusi ha voluto essere – nelle stesse parole del porporato - un
gesto di purificazione che riguarda tutta la Chiesa e ciascun individuo. In un ambiente
volutamente in penombra numerosi vescovi e membri della Chiesa hanno invocato il perdono
di Dio e di quei piccoli che sono stati feriti da chi invece avrebbe dovuto proteggerli.
“Mai più!” - ha tuonato il cardinale Ouellet richiamando le parole del Beato Giovanni
Paolo II, ribadendo l’intollerabilità che l’abuso sessuale possa avvenire nella Chiesa,
pur ammettendo che non è stato fatto tutto il possibile in passato per impedire che
i responsabili degli abusi potessero colpire nuovamente. E la prevenzione è stata
proprio il tema dominante di questa sessione di lavori. La Chiesa – ha sottolineato
mons. Steve Rossetti nella sua prolusione – ha finalmente gli strumenti per divenire
ciò che essa è chiamata ad essere: un’autorità nella promozione della sicurezza e
del benessere dei bambini.