2012-02-08 14:09:30

Filippine: aumenta il numero di vittime per il terremoto di lunedì


Rischia di aumentare ad una cinquantina di vittime il bilancio del terremoto di magnitudo 6,9 gradi che lo scorso 6 febbraio ha colpito le isole di Negros e Cebu, nelle Filippine Centrali. Le autorità locali non hanno ancora fornito un resoconto ufficiale, tuttavia, testimoni riferiscono che la scossa ha distrutto decine di città e villaggi, dove centinaia di persone sono rimaste sepolte sotto le macerie. Alvin Futalan, responsabile della polizia di Guihulngan (100mila abitanti), spiega che nella città sono crollati centinaia di edifici e che si scava a mani nude alla ricerca di sopravvissuti. Anche l’esercito è impegnato nelle attività di soccorso. Il National Disaster Risk Reduction Management Council (Ndrrmc) ha registrato oltre 700 scosse di assestamento, che, a due giorni dal sisma, stanno provocando frane e smottamenti bloccando le squadre di soccorso e l’arrivo degli aiuti umanitari. Suor Mapet portavoce della Caritas filippina (National Secretariat of Social Action, Nassa), ha affermato che “per aiutare i superstiti, le parrocchie delle diocesi terremotate di Dumaguete e San Carlos (Isola di Negros, Filippine centrali) stanno dando fondo alle scorte, che si stanno esaurendo”. La religiosa, inoltre, ha ribadito che la situazione è drammatica. Il terremoto ha reso le strade impraticabili, cinque ponti sono crollati e su altri cinque si passa solo con mezzi leggeri o a piedi. “Le parrocchie – aggiunge - hanno aperto chiese, cappelle e scuole per ospitare le centinaia di famiglie sfollate e organizzato raccolte di cibo, coperte e vestiti”. Al momento – conclude Suor Mapet – si attendono di ora in ora “gli aiuti chiesti alla Caritas internazionale e al governo”. (E. B.)







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