Seconda giornata al Simposio sugli abusi del clero. Si preparano le linee-guida per
aumentare la tutela dei minori
Riconoscere gli abusi sessuali, dare ascolto alle vittime, prevenire. Su questi temi
prioritari per la Chiesa che cerca di rinnovarsi – come auspicato dallo stesso Benedetto
XVI – si sono confrontati stamani i partecipanti al Simposio “Verso la guarigione
e il rinnovamento”, in corso all’Università Gregoriana di Roma fino a giovedì prossimo.
Il servizio è di Stefano Leszczynski:
L’odierna
sessione di lavoro si è aperta con l’intervento della signora Marie Collins, che in
Irlanda fu vittima di abusi sessuali subiti in giovane età da parte di un sacerdote,
cappellano in un ospedale. Nel terribile racconto della propria esperienza, la signora
Collins ha sottolineato come la parte più dolorosa del trauma da lei subito sia stata
quella di non riuscire a raccontare quanto le era occorso e di non essere riuscita
in seguito a ottenere ascolto da parte delle autorità ecclesiastiche cui si era rivolta
proprio per denunciare l’abuso. Spesso, ha sottolineato la psichiatra Sheila Hollins,
le vittime e i superstiti dell’abuso sessuale a causa della loro giovane età non hanno
neppure coscienza di come raccontare quanto loro accaduto, talvolta per la mancanza
di conoscenza dei termini che possono indicare le parti del loro corpo che sono state
violate. Di qui l’importanza sottolineata dagli specialisti dell’ascolto. Un chiaro
invito in tal senso è stato rivolto, in particolare, ai vescovi e ai delegati delle
110 Conferenze episcopali rappresentate, con la raccomandazione di avvalersi anche
dell’aiuto di personale specializzato.
Mons. Steve Rossetti, psicologo e docente
presso la Facoltà di teologia della Catholic University of America di Washington,
ha concentrato il proprio intervento in particolare sulle misure da adottare nel settore
della prevenzione. Mons. Steve Rossetti, ha compiuto una disamina degli errori più
comuni commessi da alti esponenti della Chiesa e professionisti della psicologia nel
lavoro con i responsabili di abusi sessuali. Il cambiamento in corso nella Chiesa
non sarà rapido – ha ammesso – in quanto a livello mondiale è ancora necessario un
radicale cambiamento culturale nei confronti del dramma degli abusi sui minori. Tuttavia,
ha dichiarato mons. Rossetti, grazie alle linee-guida che emergeranno con il contributo
di questo Simposio la Chiesa avrà finalmente tutti gli strumenti per divenire ciò
che essa è chiamata ad essere: un’autorità nella promozione della sicurezza e del
benessere dei bambini. Al termine della mattinata, il reverendo Desmond Nair ha potuto
fornire una disamina di come la Chiesa sudafricana sia riuscita a intervenire nell’introduzione
di norme comportamentali per prevenire gli abusi non solo nell’ambito della Chiesa,
ma anche dell’intera società. Nel pomeriggio di oggi, è poi attesa la veglia penitenziale
che si svolgerà presso la Chiesa di Sant’Ignazio in Roma, durante la quale verrà invocato
il perdono delle vittime di abusi da parte di membri del clero.