Maltempo: oltre 360 vittime in Europa, almeno 30 in Italia
In Europa prosegue l’emergenza legata al freddo. L’ondata di gelo ha provocato, finora,
la morte di almeno 360 persone. Le regioni orientali sono le più colpite: solo in
Ucraina e in Polonia si registrano oltre 200 vittime. Situazione critica anche in
Europa occidentale. In Italia, dall’inizio dell’emergenza, sono almeno 30 le persone
morte per il maltempo. Il premier Mario Monti ha detto che l'Italia è pronta a fronteggiare
una nuova perturbazione. Intanto, sono soprattutto anziani e senza tetto le persone
più colpite da questa ondata di gelo. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Anche oggi si
registrano vittime in diverse regioni della penisola. Una donna di 81 anni, ricoverata
nei giorni scorsi per un principio di assideramento, è deceduta nell’ospedale di Ariano
Irpino. A Genova è stato trovato il cadavere di un uomo che si sarebbe allontanato
ieri sera dalla comunità ‘Don Orione’ per disabili. Una donna senza fissa dimora è
morta per il freddo in provincia di Monza e un clochard romeno è deceduto a Ferrara,
per assideramento. Il maltempo sta creando anche forti disagi: in Liguria, in provincia
di Savona, il termometro ha toccato i 20 gradi sotto zero. A Genova oltre 40 mila
persone sono rimaste senz’acqua e in Abruzzo è alto il rischio valanghe. Sulle linee
che collegano Puglia, Campania e Basilicata, è sospesa la circolazione ferroviaria.
In Sicilia diverse strade sono impraticabili e a causa di ingenti danni all’agricoltura,
si registrano anche aumenti nei prezzi dei prodotti agricoli. Ascoltiamo al microfono
di Alessandro Guarasci il presidente della Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe
Politi:
R. – Su alcuni mercati rionali è la vendita al dettaglio: non nella
grande distribuzione, dove evidentemente si stanno adottando delle politiche di non
allarmare ed allontanare ulteriormente i consumatori. Registriamo aumenti, in un certo
senso, ingiustificati per ciò che riguarda insalate e frutta. Avevamo già registrato
degli aumenti con il blocco dei camionisti e, purtroppo, a quegli aumenti si sta aggiungendo
anche quello di questi giorni.
D. – Quali sono, secondo voi, le coltivazioni
che sono state più colpite in queste ore di gelo intenso e poi qual è il riflesso
sui mercati?
R. – Noi abbiamo, soprattutto per ciò che riguarda i danni subiti
a causa del maltempo, tutto ciò che riguarda gli ortaggi a pieno campo, prima coperti
dalla neve e poi dal gelo e quindi in pratica bruciata; le aziende zootecniche che
in molti casi non hanno potuto reperire il latte e i loro prodotti e, in alcuni casi,
hanno dovuto anche subire l’isolamento. Sicuramente, quindi, ci sono anche dei danni
direttamente collegati al maltempo. Ci sono poi quelle aziende che non sono riuscite
a trasferire i loro prodotti sul mercato. Parliamo sempre di prodotti freschi: pensiamo
a frutta, verdura, latte fresco e latticini.
Riferendosi alle polemiche di
questi giorni, il prefetto Franco Gabrielli nel corso di un'audizione al Senato ha
dichiarato infine che la legge 10 del 2011 “ha reso, di fatto, non più operativa la
Protezione civile”.