Honduras: il cardinale Maradiaga chiede alle autorità la fine di violenze, povertà
e corruzione
Il cardinale Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa, ha detto
dinanzi alle più alte autorità dell'Honduras che il Paese sta sanguinando, ferito
a morte dalla violenza, dalla povertà crescente, dalla mancanza di rispetto per la
vita e dalla corruzione tra le forze dell'ordine. La violenza in Honduras è anche
un prodotto "dell'impatto della sottocultura dei narco-affari, della migrazione inarrestabile
e della confusione religiosa, conseguenza di una offensiva delle sette" ha detto il
cardinale durante la celebrazione eucaristica venerdì scorso per il 265° anniversario
della scoperta della Vergine di Suyapa, patrona del Paese centroamericano. Alla celebrazione
hanno preso parte il presidente honduregno Porfirio Lobo, i suoi ministri, i capi
dei poteri legislativo e giudiziario, altre autorità locali, diplomatici, e migliaia
di cattolici honduregni provenienti da diverse regioni del Paese. Il cardinale ha
sottolineato che le condizioni di vita in Honduras suggeriscono che solo la fede e
la speranza può riportare la pace, la tranquillità, la sicurezza e la fiducia reciproca.
A suo parere la pulizia nelle fila della polizia nazionale, che è stata implicata
in vari crimini e delitti, è un "imperativo urgente" e un "duro lavoro" da eseguire.
Appellandosi a quanti hanno responsabilità nel governo, il porporato ha detto: “non
possiamo lasciarci vincere dal male, ma dobbiamo vincere il male con il bene; non
possiamo vivere nella paura, sequestrati nelle nostre case, perseguitati da una psicosi
collettiva fatta di paure, insonnia, incubi e lutti”. L’arcivescovo di Tegucigalpa
ha anche ricordato che bisogna insegnare ai bambini che c'è “un comandamento della
legge di Dio che dice: non uccidere”. L’Honduras, con 8,2 milioni d’abitanti, vive
un'ondata di violenza che, secondo le organizzazioni dei diritti umani e la stampa
locale, provoca una media di 20 morti al giorno. Secondo i dati dell'Osservatorio
della violenza dell’Università nazionale autonoma dell’Honduras, nel 2011 il Paese
ha registrato 81,5 omicidi per 100.000 abitanti, ben al di sopra della media mondiale
di 8,8 secondo i dati offerti dalle Nazioni Unite. Il governo sta portando avanti
una operazione di pulizia nell’ambito della Polizia nazionale, dei pubblici ministeri
e perfino della magistratura. Il cardinale ha concluso dicendo che la Chiesa cattolica
ha annunciato una campagna cittadina per promuovere una cultura di pace e di rispetto
per la vita, campagna organizzata insieme alla Caritas Honduras e alla Conferenza
episcopale, orientata a sostenere la costruzione di una società che ponga al centro
il rispetto, il benessere e la sicurezza della persona umana. (R.P.)