2012-02-06 13:40:39

Freddo polare in Europa: oltre 300 i morti. Mosca taglia le forniture di gas


Sono oltre 300 le persone morte in Europa a causa del maltempo. I Paesi dell’Est, tra cui Ucraina e Polonia, sono quelli più colpiti. L’ondata di gelo sta ora avanzando verso Ovest. Il servizio di Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3

Sono soprattutto gli anziani e i senza fissa dimora le persone più colpite dall’ondata di gelo siberiano in tutta Europa. La situazione più critica si registra nella parte orientale del Continente. In Ucraina, in particolare, i decessi legati al maltempo sono almeno 131. La morsa del freddo avvolge anche la Polonia, dove sale a 62 il numero delle persone morte negli ultimi dieci giorni. Oltre 60 vittime, soprattutto senza tetto, anche in Russia. Almeno 34 i decessi confermati in Romania, 12 in Bulgaria e nove in Serbia, dove quasi 70 mila persone sono completamente isolate. Notevoli anche i disagi: in Bosnia, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza, molti villaggi sono raggiungibili solo in elicottero e nel Regno Unito sono stati cancellati il 30 per cento dei voli. L’ondata di gelo, partita dalla Siberia, sta ora avanzando verso Ovest. In Francia sono morte cinque persone nelle ultime quarantotto ore e in Germania il termometro questa notte è sceso in Baviera fino a -34°. Temperature sottozero anche in molte regioni d’Italia, dove nei prossimi giorni è prevista una nuova ondata di gelo e neve, in arrivo dalla Russia.

Preoccupa in Italia la situazione delle forniture di gas: a seguito dell’ondata di gelo il colosso russo Gazprom ha infatti sospeso le forniture supplementari richieste. Ad aggravare lo scenario è il rigassificatore di Rovigo, fuori uso a causa del mare mosso. Preoccupazione da Confindustria: la presidente Marcegaglia chiede di mettere mano alle riserve. Rassicurazioni arrivano dal governo e dall’Eni dopo l’aumento delle importazioni da Algeria e nord Europa. Intanto l’Ue si dice pronta a valutare misure di aiuto ai Paesi in difficoltà, ma invita a non creare allarmismi. Al microfono di Paolo Ondarza, Alberto Clò, docente di economia industriale ed esperto di politica energetica all’Università di Bologna:RealAudioMP3

R. – Certamente la situazione straordinaria che si è venuta a creare in questi giorni ha determinato un aumento nei consumi dopo un inverno straordinariamente mite. I consumi sono aumentati negli ultimi giorni ma siamo ancora molto al di sotto dei record che si erano avuti negli anni passati. Dal lato dell’offerta, certo, c’è stata una riduzione dalla Russia, una riduzione anche a Rovigo, però abbiamo attinto immediatamente dall’Algeria e il livello delle scorte è ancora molto consistente.

D. - Parla di scorte in Italia?

R. – Sì, le scorte che si accumulano nei mesi estivi proprio per fronteggiare punte dei consumi nei mesi invernali… Quindi, mi sembra che, sì, la situazione ha elementi di criticità ma è sotto controllo.

D. – Tuttavia è evidente una dipendenza dalla Russia per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico di gas…

R. – Sì… d’altronde il gas si prende dove c’è. Noi abbiamo, tra l’altro, una gamma di fornitori superiori agli altri Paesi, perché abbiamo l’Algeria e la Russia, che sono i due fornitori principali poi abbiamo anche l’Olanda, la Norvegia, il Qatar, la Libia… Ribadisco, bisogna riconoscere gli elementi di solidità del nostro sistema per fronteggiare queste situazioni critiche. (bf)







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