Stragi naziste. L'Aja blocca i ricorsi di Italia e Grecia
La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha accolto il ricorso della Germania
contro l'Italia che di fatto blocca le indennità alle vittime dei crimini nazisti.
Di “certezza legale” parla l’esecutivo tedesco, indignazione è stata espressa da più
associazioni delle vittime e da quella dei Partigiani d’Italia che ribadiscono: “non
si negozia sui diritti umani. Massimiliano Menichetti:
"La Germania ha fatto fronte alle proprie responsabilita' storiche per gli errori
compiuti dal regime nazista e nella seconda guerra mondiale e pagato gli indennizzi
oltre quanto era legalmente anche all'Italia e alla Grecia". E’ la reazione del ministro
degli Esteri tedesco, Westerwelle, dopo la pronuncia della Corte internazionale di
Giustizia sul contenzioso aperto nel 2008 dalla Germania per asserita violazione
da parte dell'Italia dell'immunità giurisdizionale dello Stato tedesco. Il 21 ottobre
2008 Berlino decise di ricorrere contro la sentenza della Cassazione che riconobbe
la Germania responsabile per essere stata la 'mandante' dei militari nazisti che il
29 giugno del 1944 uccisero 203 abitanti di Civitella, Cornia e San Pancrazio (Arezzo),
sparando a donne, bambini, uomini e vecchi, compreso il parroco del paese. La sentenza
della Cassazione a suo tempo fu considerata un "precedente storico" sancendo per la
prima volta il diritto per le vittime delle stragi naziste ad essere risarcite nell'ambito
di un procedimento penale. Il ministo Westerwelle ha anche ribadito che "Il procedimento
non era diretto contro le vittime del nazionalsocialismo e che il governo tedesco
ha sempre pienamente riconosciuto le sofferenze delle vittime e che non si tratta
di mettere in dubbio la responsabilità tedesca per i crimini della seconda guerra
mondiale". Parole che non placano gli animi in Italia. A parlare di sentenza dell’Aja
che “frustra le attese legittime di centinaia di famiglie” è Marco De Paolis, capo
della procura militare di Roma, l'ufficio giudiziario attualmente competente per
la maggior parte dei processi per le stragi nazifasciste. ''Sorpresa e colpita'' dal
pronunciamento si dice l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia che invoca la
ricerca della verità e della responsabilità. Compatte le forze politiche cha parlano
di offesa per l’Italia. Di indignazione parla l'Associazione dei familiari delle vittime
degli eccidi nazifascisti di Grizzana, Marzabotto e Monzuno che fa appello al Governo
italiano affinché apra velocemente un confronto.