2012-02-04 13:58:41

Nel mondo i morti per malaria sono 1,2 milioni: il doppio di quelli stimati dall’Oms


Una ricerca pubblicata dalla rivista scientifica britannica Lancet sostiene che le morti per malaria sono il doppio di quelle dichiarate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Secondo lo studio, nel 2010 le vittime della malattia sono state circa 1,24 milioni, il 47% in più della stima ufficiale dell’Oms, di 655mila morti. La ricerca - riferisce l'agenzia AsiaNews - è stata condotta dall’Institute for Health Metrics della University of Washington (Seattle) e finanziata dalla Bill and Melissa Gates Foundation, organizzazione beneficata creata nel 1994 dal fondatore di Microsoft. I ricercatori hanno calcolato le nuove stime ricostruendo con modelli statistici l’andamento della malattia fra il 1980 e il 2010. I dati parlano di 995mila morti nel 1980 e di un picco di 1,82 milioni di decessi nel 2004, dovuto all’aumento della popolazione in aree del pianeta in cui è più diffusa la malattia. Negli ultimi anni si è registrato invece un calo delle morti causato - secondo lo studio - dal rinnovato impegno di organizzazioni internazionali e umanitarie nel prevenire e debellare la malattia, soprattutto nel continente africano, in America del sud e in parte dell’Asia. La malaria è causata da parassiti, i protozoi appartenenti al genere plasmodium, che causano febbre alta con diversi tipi di complicazioni che possono portare alla morte. La principale via di contagio è la zanzara anofele, molto diffusa nelle aree paludose. Per le sue particolari caratteristiche la malattia è molto difficile da curare e a tutt’oggi non esistono vaccini, ma solo delle profilassi mediche. Le tecniche di prevenzione sono indirizzate a ridurre le popolazioni di insetti nelle aree molto abitate. I soggetti più a rischio sono i bambini di età inferiore ai 5 anni, ma la ricerca ha portato alla luce anche inquietanti dati sul numero delle morti nella popolazione di età adulta in aree in cui è presente la malaria. Secondo la medicina tradizionale le persone sopravissute da bambini al contagio hanno scarsa probabilità di contrarre la malattia da adulti. Tuttavia, i ricercatori dell’Università di Seattle hanno calcolato nel solo continente africano circa 433mila vittime rispetto alle stime dell’Oms del 2010. In Asia, i Paesi che hanno parzialmente debellato la malattia sono Cina, Giappone, Filippine e Sri Lanka. A tutt’oggi la maggioranza dei decessi nel continente si registra in India, Bangladesh, Indonesia, Pakistan, Afghanistan e penisola indocinese. (R.P.)








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