Scontri in Egitto: due morti a Suez, mentre al Cairo continua la protesta
È di due morti e circa 400 feriti il bilancio di una notte di scontri a Suez, in Egitto,
dove una folla di manifestanti ha tentato di assaltare una stazione di polizia causando
la reazione degli agenti che hanno aperto il fuoco. La protesta si aggiunge a quella
del Cairo, dove da ieri i manifestanti stanno impedendo l’ingresso nella sede del
Ministero dell’Interno e dove il bilancio degli scontri con le forze di sicurezza
sale a 628 feriti. Le proteste sono connesse alla strage avvenuta il primo febbraio
scorso allo stadio di Port Said, dove nella calca sono rimaste uccise 70 persone,
mentre i feriti sono più di mille. Quella che è già stata ribattezzata come la peggiore
tragedia calcistica della storia del Paese, rischia di diventare anche un caso politico:
i manifestanti, molti dei quali appartenenti a gruppi protagonisti delle rivolte che
un anno fa portarono alla caduta di Mubarak, chiedono le dimissioni del Consiglio
superiore dei militari, ritenuto incapace di garantire la sicurezza e colpevole di
alimentare gli scontri con i manifestanti. Delle responsabilità della vicenda si sta
discutendo anche in Parlamento: i Fratelli Musulmani accusano dell’accaduto gli ultrà
della squadra dell’al-Alhy, mentre i partiti democratici puntano il dito contro le
forze dell’ordine e l’esercito. (R.B.)