2012-02-03 18:27:48

Scampia, oltre gli slogan


RealAudioMP3 "Scampia ha bisogno di una primavera ma essa si raggiunge in modo integrato, ciascuno facendo la propria parte: la politica, la scuola, la chiesa. I problemi complessi come quelli della malavita si risolvono non con degli slogan o con eventi che durano un giorno. Ci vuole una vita dedicata agli altri, condividendo il quotidiano, soprattutto aiutando nella ricerca del lavoro vero, il modo questo più efficace per contrastare la camorra". Così il gesuita P. Sergio Sala, della Rettoria "S. Maria della Speranza" a Scampia, a commento della manifestazione organizzata da Occupy Scampia per protestare contro il presunto pericolo di coprifuoco imposto dalla camorra nel quartiere di Napoli. Ai nostri microfoni anche l'ex camorrista Davide Cerullo, autore del libro Ali bruciate. I bambini di Scampia: "Sono preoccupato - spiega - perché certi equilibri, certe manovre le conosco bene. Per quello che ho sentito e ho potuto capire non c’è nessun coprifuoco. La gente posso dire che può uscire tranquillamente. Ovvio che più si parla di coprifuoco più si torna al clima del 2004 e riaffiora quella paura terribile". Dello stesso parere Giovanni Zoppoli, coordinatore del centro territoriale Mammut: "Ben venga chi vuole riappriopriarsi degli spazi della città - sottolinea - ma noi non condividiamo il fatto che la mobilitazione sia stata una iniziativa non collegiale. Non abbiamo avuto modo di organizzare insieme questa manifestazione. Non ci piace il sensazionalismo su cui si basa e anche le false notizie. Parlare di coprifuoco significa non capire come funziona qui il territorio. Il coprifuoco lo fanno gli extraterrestri, gli eserciti. Qua parliamo di un’altra cosa. C’è molta tensione sì, ma tutto questo sta paradossalmente creando altra la tensione. I mass media qualche volta contribuiscono a creare la realtà e per noi è un pericolo. Scampia si può liberare con un presidio quotidiano, stando con i bambini, gli stranieri, i rom. Con loro noi da tempo cerchiamo di portare avanti un discorso di riappopriazione del territorio, rifacendoci ai pricinpi della pedagogia attiva, della scuola che si fa in città e della città che si fa scuola. Questa è la strada per noi". "C’è un problema di criminalità che riguarda tutta la città di Napoli - racconta Angelo Pisani, presidente dell'ottava municipalità - e qui gli scontri tra bande si confondono con il coprifuoco. Non bisogna occupare scampia ma bisogna occuparsi di scampia, creando posti di lavoro, investendo in cultura, scuola, sport, dando illuminazione e una nuova segnaletica stradale". (di Antonella Palermo)








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