Perù: stato d’emergenza a Iñapari. Gli haitiani fermi alla frontiera ospitati in chiesa
Il sindaco della provincia di Tahuamanu a Madre de Dios, Celso Curi, ha annunciato
che la città di Iñapari sarà dichiarata “in stato di emergenza” per accelerare l'assistenza
a circa 300 haitiani rimasti in città dopo che è stato loro impedito di entrare in
Brasile. Il governo brasiliano ha infatti ordinato la chiusura della frontiera per
gli haitiani per fermare l'ondata di immigrati caraibici che sono arrivati dopo il
terremoto del gennaio 2010. Iñapari, capitale della provincia di Tahuamanu, nella
regione peruviana di Madre de Dios, condivide la frontiera con la città di Assis,
in Brasile. Curi ha detto che esiste un consenso tra i membri del Consiglio per approvare
il provvedimento in forma urgente, in quanto la situazione lo richiede: "Gli haitiani
non hanno materassi, dormono per strada, hanno problemi di stomaco, della pelle e
delle vie respiratorie. Si può facilmente cadere preda della dengue, della malaria
e contagiare tutti in forma massiccia". Ha sottolineato inoltre che la dichiarazione
di emergenza faciliterà gli aiuti umanitari, ma ha aggiunto che si tratta solo di
una soluzione temporanea, in quanto "la soluzione a lungo termine deve passare attraverso
una decisione del Brasile, se ancora una volta aprirà le sue porte oppure dovranno
ritornare nel loro Paese. Sono venuti per restare in Brasile, hanno venduto tutto
quello che avevano nel loro Paese per farlo". “Gli haitiani - ha spiegato - sono ad
Iñapari da più di una settimana ed in un primo momento erano poco più di 100, numero
che è aumentato fino ad oggi, e sono ospitati nella chiesa di Iñapari. I viveri sono
bastati fino a ieri. Stiamo facendo tutti gli sforzi per vedere se otteniamo qualcosa
per loro, e non c'è da escludere che alcuni abbiano attraversato illegalmente la frontiera
per quanto erano disperati". (R.P.)