2012-02-02 14:40:14

La Russia non blocca l’esportazione di armi verso Damasco. Gli Usa: l’Onu fermi la repressione


Nonostante l'escalation di violenza in Siria non accenni a diminuire, la Russia non interromperà l'esportazione di armi verso Damasco. Una decisione che apre il fianco ad aspre critiche verso Mosca. La conferma è arrivata stamane dal viceministro della Difesa russo, Anatoly Antonov: ''Al momento – ha detto – non ci sono restrizioni che riguardano il commercio di armi e noi dobbiamo rispettare i nostri obblighi''. La dichiarazione di Antonov fa eco a quella di due giorni fa del ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, che ha sottolineato come Mosca ''implementerà i suoi scambi commerciali con la Siria''. Le armi russe, ha assicurato Lavrov, ''non vengono utilizzate contro i dimostranti''. Una affermazione certo difficile da dimostrare. Intanto, in casa Onu risuona l’appello del segretario di Stato americano, Hillary Clinton: “Ciascuno deve prendere una decisione e fare una scelta di campo. O dalla parte del popolo siriano o dalla parte di una dittatura brutale”. Di certo, il riferimento è alla Russia che ancora ieri ha definito inaccettabile la bozza di risoluzione presentata dai Paesi arabi e da quelli occidentali, nella quale si chiede al presidente siriano, Bashar al Assad, di farsi da parte. E mentre sul campo non si arrestano gli scontri tra forze governative e oppositori, l’ambasciata Usa si appresta a chiudere la propria sede nel centro di Damasco per motivi di sicurezza. (A cura di Roberta Gisotti)







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