Consiglio d’Europa sui rom: basta “razzismo e discriminazioni”, servono “misure inclusive”
“Profonda preoccupazione per l'aumento del razzismo contro gli zingari, la retorica
anti-rom e gli attacchi violenti” contro questa minoranza in alcuni Paesi europei.
A lanciare la denuncia è il Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, che rappresenta
i governi dei 47 Stati membri dell'organizzazione. In una Dichiarazione adottata ieri
– riferisce l’agenzia Sir – si invitano i governi ad astenersi “dal ricorrere alla
retorica anti-rom, in particolare durante le campagne elettorali”, e a “condannare
con forza, rapidamente e pubblicamente, tutti gli atti di violenza razzista contro”
di loro, “comprese minacce, intimidazioni, e istigazioni all’odio”. Soffermandosi
quindi sulla situazione economica, l’organismo di Strasburgo esorta i governi e le
istituzioni pubbliche a non utilizzare i rom come “facili bersagli e capri espiatori”.
Pieno sostegno a programmi per la loro integrazione sociale, con “misure inclusive
in materia di istruzione, sanità, occupazione e alloggio”. La Dichiarazione fa inoltre
appello ai governi affinché conducano “indagini rapide ed efficaci su tutti i crimini
commessi contro i rom” e “identifichino eventuali motivazioni razziste per tali atti,
cosicché i colpevoli non restino impuniti e venga evitata un’escalation di tensioni
etniche”. (R.G.)