2012-02-02 16:15:32

Alla Camera passa la responsabilità civile dei magistrati. L'opinione di Auriemma (Csm)


Sì della Camera alla responsabilità civile dei magistrati. L'Aula di Montecitorio ha approvato un emendamento in questo senso del leghista Gianluca Pini alla legge comunitaria. Il voto è stato a scrutinio segreto e i sì sono stati 264, i contrari 211, un astenuto. Il ministro della Giustizia Severino ha detto di sperare in una correzione al Senato, l’Anm ha parlato di “ritorsione” contro i giudici. Alessandro Guarasci ha raccolto il commento del consigliere del Csm, Paolo Auriemma:

R. – Da una parte, ci sarà un aumento del contenzioso civile. Stiamo facendo tanto – mi viene da dire – come Stato, per sfoltire le cause civili e così si crei un sistema per aumentarle. Quindi, con le strutture della giustizia che sappiamo tutti essere insufficienti, avremo naturalmente un rallentamento, non delle cause che riguardano i magistrati o la responsabilità civile dei magistrati, ma se si mettono sulla struttura ulteriori processi chiaramente la struttura reggerà ancor meno di quanto sta reggendo adesso. E poi, ovviamente, ci può essere un effetto intimidatorio sul singolo magistrato. Il singolo magistrato può sapere che senza filtri potrà essere citato a giudizio e questo è un altro problema, perché è vero che chi sbaglia paga, tant’è che noi tutti paghiamo l’assicurazione sulla responsabilità civile per ciò che facciamo, però cosa diversa è sapere di poter essere citati da chiunque anche quando la richiesta è totalmente infondata, creando così situazioni di incompatibilità, creando così una serie di disfunzioni che, naturalmente, potrebbero portare anche ad una situazione soggettiva del magistrato un po’ complessa. Cosa farà il magistrato per evitare ogni problema? Si conformerà sistematicamente alle valutazioni della Cassazione. La conformità alle scelte della Cassazione è certamente buona cosa, nel momento in cui ci dà una certezza del diritto, ma il giudice di primo grado può anche cercare soluzioni nuove, che poi il grado di appello e la Cassazione stessa vaglieranno se positive o negative, così si evolve un sistema.










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