SUD SUDAN: Le reliquie di Don Bosco arrivano nel Paese
«Con la presenza delle sue reliquie in Sud Sudan, Don Bosco è parte della storia di
questa nuova nazione». Queste le parole del Superiore della delegazione sudanese dei
Salesiani di Don Bosco per la provincia dell'Africa orientale, padre Ferrington Rayen,
durante la celebrazione eucaristica dei giorni scorsi davanti alle reliquie del santo
alla missione salesiana di Tonj, nella diocesi di Rumbek, in Sud Sudan. Nel 124° anniversario
della sua morte, il santo dei giovani porta la sua benedizione al giovane Stato proclamato
a luglio dello scorso anno. Un evento storico che illumina il difficile cammino della
nuova nazione africana, come ha evidenziato padre Rayen a CISA News Africa: «San Don
Bosco è in Sud Sudan per dare speranza ad un popolo in viaggio verso un grande futuro,
per incoraggiare a costruire la nazione in Cristo e con Cristo». Quella di San Giovanni
Bosco in Sud Sudan è una testimonianza ricca dei tre valori che hanno accompagnato
il sacerdote nel suo ministero tra i giovani: il lavoro, il pane ed il paradiso. «Una
sfida a lavorare sodo per il bene a cui oggi don Bosco chiama ciascuno di noi, e in
particolare i giovani sud sudanesi» ha aggiunto padre Rayen. L'amministratore diocesano
di Rumbek, padre Fernando Colombo, si è unito alla preghiera del parroco della missione
di Tonj perché «la visita di San Giovanni Bosco benedica i leader politici, la gioventù
e le famiglie del Sud Sudan, portando un rinnovamento nella fede e nella speranza».
Una preghiera che arriva mentre cresce la tensione e non si arrestano gli scontri
nelle aree al confine tra Sudan e Sud Sudan, con sanguinosi attacchi ai civili soprattutto
in Darfur, nell'area del Nilo Blu e in Sud Kordofan (Missionline)