Istat: disoccupazione in Italia all’8,9%. Record negativo dal 2001.
La disoccupazione in Italia è all’8,9%. Sono i dati dell’Istat che rilevano un trend
negativo che riposta l’Italia al livello del 2001. Ancora una volta sono i giovani
i più colpiti. Il servizio di Massimo Pittarello
Sempre più persone
in Italia sono senza lavoro. A fine 2011 il tasso di disoccupazione è salito all'8,9%,
con un aumento dello 0,1 nel mese di dicembre e dello 0,8 in quello di novembre. In
un anno invece l’aumento è dell’11%. L’allarme arriva dall’Istat che avverte: “C'è
stato un peggioramento consistente del mercato del lavoro”. Questi dati rappresentano
un triste record, essendo i più negativi da quando esistono le rilevazioni mensili,
e cioè dal 2004. Se si prendono in considerazione i dati trimestrali si deve addirittura
tornare indietro al 2001. Sono in tutto 2 milioni e 243mila i disoccupati in Italia,
con una considerevole crescita dell’occupazione femminile e una vertiginosa discesa
di quella maschile. Come al solito a pagare il prezzo più alto sono i giovani: uno
su tre è senza impiego. Non consola che nei 17 Paesi dell'euro, secondo quanto emerge
dai dati Eurostat, i disoccupati siano in media il 10,4%, anche qui in aumento rispetto
al mese precedente. Ma mentre in Italia e nell’Eurozona la disoccupazione continua
a crescere, in Germania si attesta al minimo storico, intorno al 6,7% a dimostrazione
della possibilità di contrastare efficacemente questo fenomeno. Ma la riforma del
mercato del lavoro e soprattutto quale riforma del mercato del lavoro può invertire
questa tendenza lo abbiamo chiesto al presidente delle Associazioni Cristiani Lavoratori
Italiani, Andrea Olivero