India: estremisti indù assaltano un istituto dei Gesuiti. Arrestato il preside, studenti
feriti
Giornata di paura e violenza ieri all’interno dell’istituto liceale San Giuseppe di
Anekal, gestito dai Gesuiti nei pressi di Bangalore, nello stato indiano del Karnataka.
Una folla di estremisti indù – riferisce l’agenzia Fides – ha fatto irruzione all’interno
del campus interrompendo le lezioni, accusando il preside di non aver esposto la bandiera
indiana nel giorno della Festa della Repubblica. Nel corso del raid, padre Mendonca
è stato costretto a farsi arrestare, senza alcun capo di accusa, perché la folla lo
richiedeva a gran voce. Subito dopo ha dovuto recarsi a piedi verso il locale commissariato
di polizia mentre in molti gridavano slogan contro le minoranze cristiane. Diversi
studenti hanno cercato di proteggere il preside ma sono stati picchiati. Solo in tarda
serata, padre Mendonca è stato rilasciato ma non ha potuto sporgere alcuna denuncia
per la reticenza della polizia. Già al momento dell’aggressione nel campus – hanno
riferito alcune fonti – gli agenti si sarebbero mostrati poco propensi ad intervenire
e non avrebbero fermato subito le violenze. Secondo il preside l’esposizione della
bandiera era soltanto un pretesto, nell’ultimo anno i radicali indù hanno fatto irruzione
per ben 8 volte nell’università chiedendone la chiusura e pretendendo l’adesione degli
studenti ai loro movimenti. Il clima è dunque di tensione, per questo nei giorni scorsi
la Convention della “Federazione delle associazioni cristiane del Karnataka” (Fkca)
che riunisce vescovi, leader cristiani, capi di movimenti e associazioni, uomini politici
dello stato dell’India meridionale hanno lanciato un appello perché siano rispettati
i cristiani e sia assicurata loro la piena libertà religiosa. Solo nel 2011 si sono
verificati oltre mille attacchi contro persone o luoghi cristiani in Karnataka. La
Fkca, al termine della riunione del 29 gennaio, ha comunque ringraziato il primo ministro
del Karnataka per aver istituito il “Christian Development Council” (Cdc) e per il
ritiro delle denunce contro i cristiani, registrate dopo gli attacchi alle chiese
a Mangalore nel 2008. Allo stesso tempo però ha chiesto che siano predisposti adeguati
finanziamenti per lo sviluppo e la tutela delle comunità cristiane. (B.C.)