2012-01-31 14:05:33

India: estremisti indù assaltano un istituto dei Gesuiti. Arrestato il preside, studenti feriti


Giornata di paura e violenza ieri all’interno dell’istituto liceale San Giuseppe di Anekal, gestito dai Gesuiti nei pressi di Bangalore, nello stato indiano del Karnataka. Una folla di estremisti indù – riferisce l’agenzia Fides – ha fatto irruzione all’interno del campus interrompendo le lezioni, accusando il preside di non aver esposto la bandiera indiana nel giorno della Festa della Repubblica. Nel corso del raid, padre Mendonca è stato costretto a farsi arrestare, senza alcun capo di accusa, perché la folla lo richiedeva a gran voce. Subito dopo ha dovuto recarsi a piedi verso il locale commissariato di polizia mentre in molti gridavano slogan contro le minoranze cristiane. Diversi studenti hanno cercato di proteggere il preside ma sono stati picchiati. Solo in tarda serata, padre Mendonca è stato rilasciato ma non ha potuto sporgere alcuna denuncia per la reticenza della polizia. Già al momento dell’aggressione nel campus – hanno riferito alcune fonti – gli agenti si sarebbero mostrati poco propensi ad intervenire e non avrebbero fermato subito le violenze. Secondo il preside l’esposizione della bandiera era soltanto un pretesto, nell’ultimo anno i radicali indù hanno fatto irruzione per ben 8 volte nell’università chiedendone la chiusura e pretendendo l’adesione degli studenti ai loro movimenti. Il clima è dunque di tensione, per questo nei giorni scorsi la Convention della “Federazione delle associazioni cristiane del Karnataka” (Fkca) che riunisce vescovi, leader cristiani, capi di movimenti e associazioni, uomini politici dello stato dell’India meridionale hanno lanciato un appello perché siano rispettati i cristiani e sia assicurata loro la piena libertà religiosa. Solo nel 2011 si sono verificati oltre mille attacchi contro persone o luoghi cristiani in Karnataka. La Fkca, al termine della riunione del 29 gennaio, ha comunque ringraziato il primo ministro del Karnataka per aver istituito il “Christian Development Council” (Cdc) e per il ritiro delle denunce contro i cristiani, registrate dopo gli attacchi alle chiese a Mangalore nel 2008. Allo stesso tempo però ha chiesto che siano predisposti adeguati finanziamenti per lo sviluppo e la tutela delle comunità cristiane. (B.C.)







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