2012-01-31 14:07:03

Filippine: i vescovi chiedono al governo di non dimenticare chi soffre la fame


“E’ nostro compito annunciare che c’è una speranza, in mezzo alla povertà e alla sofferenza”: cosi mons. Jose Palma, arcivescovo di Cebu, neopresidente della Conferenza episcopale delle Filippine, durante l’Assemblea plenaria, conclusasi oggi a Manila. La Chiesa porta la speranza, che è il Vangelo di Cristo, in un Paese afflitto da problemi sociali, politici, economici, ha sottolineato mons. Palma rivolto al centinaio di presuli, riuniti nel Centro Papa Pio XII. Nel suo intervento, diffuso dall’agenzia Fides, l’arcivescovo ha ricordato le migliaia di persone morte di recente nella provincia di Cagayan de Oro a causa del tifone Sendong, citando poi altri fattori che causano “sofferenze indicibili”: corruzione, disoccupazione, devastazione delle foreste e dei mari, che provocano “ingente povertà”. La Chiesa delle Filippine, ha affermato mons. Palma, “sta collaborando con le istituzioni, per l’adozione di leggi e programmi che portino crescita e sviluppo del Paese”, anche se “vi sono nubi oscure nel cielo”, ha aggiunto, nel confronto tra “le principali istituzioni del Paese”. Il riferimento sarebbe diretto - riporta l’agenzia Fides - allo scontro in atto tra il governo del presidente Benigno Aquino e la Corte Suprema, riguardo il processo di impeachment verso il presidente della Corte, Renato Corona. Appellandosi alle istituzioni, i vescovi chiedono una rapida soluzione del problema perché il governo torni a “porre attenzione verso il popolo”, pensando e operando “per il bene comune” e ricordando “i propri doveri verso i filippini”. Un recente sondaggio ha rivelato che nell’ultimo trimestre del 2011, 4 milioni e mezzo di famiglie filippine hanno sofferto la fame. La Conferenza episcopale ha inoltre esortato il governo a rivedere la sua politica nel settore minerario, tenendo conto dell’impatto sull'ambiente, “per prevenire tragedie” ecologiche, come quella verificatasi nelle settimane scorse. Infine i vescovi hanno nominato “ambasciatore della Bibbia nel mondo” il pugile filippino Manny Pacquiao, eroe sportivo nazionale, che di recente ha raccontato la sua conversione al cristianesimo. (R.G.)







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