2012-01-29 09:31:22

Lunedì l'atteso vertoce europeo sui temi economici


Lunedì a Bruxelles, l’atteso Consiglio europeo sui temi economici. Poco prima dell’avvio del vertice dei capi di Stato e di governo dei 27, si incontreranno la cancelliera tedesca Merkel, il presidente francese Sarkozy e il premier italiano Monti. Delle misure in discussione, Fausta Speranza ha parlato con Paolo Guerrieri, docente di economia internazionale all’Università La Sapienza di Roma:RealAudioMP3

R. – Innanzitutto, devono decidere per quanto riguarda questo famoso “Fiscal Compact”, o accordo sulle regole di bilancio: una maggiore disciplina nella conduzione delle politiche fiscali e quindi un maggior rigore nel bilancio pubblico. Secondo aspetto importantissimo, però, è che devono decidere degli strumenti per difendere i mercati dei debiti sovrani dei Paesi più esposti, come Italia e Spagna. In pratica il rafforzamento delle risorse a disposizione del cosiddetto “fondo salva-Stati”, cioè mezzi di liquidità internazionale per i Paesi europei, sufficienti ad evitare attacchi speculativi. Terzo capitolo importantissimo: non basta il rigore, non basta la liquidità, ci vuole la crescita. E’ molto importante che si sottolinei che l’Europa è coinvolta sul piano della crescita. I Paesi devono fare i loro compiti a casa – e noi ne sappiamo qualcosa – ma senza un’azione dell’Europa che rilanci alcune iniziative per la crescita, per l’occupazione, non ci sarà possibilità di un aggiustamento in positivo. Di nessun singolo Paese.

D. – Sullo sfondo c’è la situazione in Grecia, che definiremmo proprio in bilico. Ma in questo momento, bisogna parlare anche di Spagna, che sta raggiungendo il record di disoccupazione e che ha visto fallire la compagnia Spanair…

R. – Il problema della Spagna è un problema anche nostro ed è il problema della Grecia. C’è una larga parte dell’Europa che sta conoscendo una fase recessiva che si sta aggravando. E allora, questo problema è il terzo pilastro del quale abbiamo parlato. Il rigore delle riforme che vanno fatte a livello nazionale è importante; la liquidità del “fondo salva-Stati” è importante proprio per scongiurare i gravi problemi che abbiamo a breve. Ma senza un forte rilancio sul piano delle scelte su come mitigare la recessione e creare le condizioni per un rilancio della crescita in Europa, rigore e liquidità – purtroppo – non saranno sufficienti. Ci sono alcuni segnali importanti – l’intervento di Angela Merkel al Forum di Davos di qualche giorno fa – che lasciano intravedere la possibilità che si incominci a parlare concretamente di misure politiche per la crescita in Europa.

D. – A proposito di Davos: il cardinale del Ghana, Peter Kodwo Appia Turkson, ha chiesto provocatoriamente un Forum mondiale dell’etica economica. Quanto ci sarebbe bisogno di etica?

R. – Io credo che ci sia bisogno assolutamente di porre mano a quella che è stata una delle componenti della grande crisi e delle ragioni per cui non usciamo da questa grande crisi, che è un deficit morale del sistema economico internazionale. Un deficit morale inteso come una straordinaria “predicazione”, attuazione dell’individualismo, della fiducia dei mercati e delle forze di mercato, completamente dissociato – poi – dalla responsabilità delle proprie azioni. Ci si è illusi che il mercato potesse in qualche maniera, proprio attraverso l’individualismo, supplire alla politica dei beni pubblici. In realtà, noi stiamo pagando oggi proprio questo eccesso di individualismo, perché non è vero che poi chi ha sbagliato si sia fatto carico dei propri errori: questi errori sono ricaduti su tutti noi, e proprio sui ceti più poveri e che avevano più bisogno di aiuto. Quindi, io credo che sia molto importante ripartire ristabilendo fortemente questa necessità di regole per il funzionamento anche dei mercati, regole altrettanto necessarie – se non addirittura più necessarie – delle logiche, invece, che riguardano il funzionamento dei singoli mercati. (gf)







All the contents on this site are copyrighted ©.