Seimila bambini in meno nel 2011 in Italia. Forum delle famiglie: non s'investe sulle
nuove generazioni
La popolazione residente in Italia supera quota 60 milioni, di cui meno di 56 milioni
gli italiani e oltre 4 milioni i cittadini stranieri, con un aumento di 289mila unità.
Lo rivela uno studio dell’Istat sull’andamento demografico che spiega come in un anno
in Italia sono nati, rispetto all'anno precedente, seimila bambini in meno. Alessandro
Guarasci:
La popolazione
residente in Italia nel 2011 cresce ma meno del 2010: il 3,7 per mille contro il 4,7
per mille di un anno prima. Tale crescita è dovuta soprattutto al saldo migratorio
dall’estero: +5,3 per mille. Il tasso di incremento si presenta positivo in tutto
il Centro e nel Nord. Il Mezzogiorno, che nel 2010 faceva registrare un valore pari
a 1,5 per mille, nel 2011 segna invece un dato negativo dello 0,1 per mille. Cresce
il numero degli stranieri. Sono 4 milioni 859 mila, l’8% della popolazione. Ciò che
preoccupa è che nel 2011 le nascite siano state 556 mila unità, oltre seimila in meno
rispetto al 2010. Il presidente del Forum delle Associazioni Familiari, Francesco
Belletti:
R. - La crisi ha sicuramente contribuito a rallentare
la propensione alla natalità ma il nostro ormai è un Paese impoverito sulle nuove
generazioni ed è un caso mondiale. C’è anche proprio un tema culturale, quindi oltre
alla crisi c’è anche questo.
D. – Quali soluzioni indicherebbe?
R.
– Sono mesi che discutiamo sul tema della riforma previdenziale. Il nostro sistema
ha investito sulle generazioni adulte e ha lasciato solo le briciole alle nuove generazioni:
è tempo di invertire la tendenza.(bf)