Lo scorso 8 gennaio si è spento nella sua abitazione di Lugano dopo una lunga malattia
il grande pianista bulgaro Alexis Weissenberg. Era nato a Sofia il 26 luglio del 1929.
La sua vita e la sua carriera artistica s’intrecciarono con le terribili vicende legate
allo scoppio della seconda guerra mondiale. Catturato dai tedeschi assieme alla
madre e internato in un campo di concentramento riuscì a salvarsi grazie all’aiuto
di un soldato tedesco che dopo averlo udito suonare una fisarmonica decise di farlo
salire su un treno diretto ad Instanbul. “É capitato che il militare tedesco amasse
la musica enormemente. La fortuna è un terribile errore che qualche volta produce
piccoli miracoli” dichiarerà in seguito. Al 1947 risale il suo debutto alla
Carnegie Hall di New York con la Philhadelfia Orchestra diretta da Georg Szell durante
il quale eseguì il celebre Concerto n. 3 di Sergej Rachmaninov Definito da Herbert
von Karajan “uno dei migliori pianisti del nostro tempo”, Weissenberg fu un
eccezionale virtuoso della tastiera e un apprezzato interprete della musica di Bach,
Scarlatti, Chopin e Rachmaninov. Cospicuo il lascito discografico a testimonianza
della sua raffinate arte di pianista e interprete. Il programma Interpreti e
interpretazioni ideato e condotto da Luigi Cioffi in onda tutte le domeniche alle
ore 16.30 sul canale 1 e in replica alle 21 sul canale 5 nel corso della trasmissione
del 26 febbraio renderà omaggio al pianista proponendo alcune sue significative interpretazioni.