L'Assemblea del Consiglio d’Europa dice "no" all'eutanasia
"Una pagina di riferimento per la difesa della vita e della sua dignità”. Così l’osservatore
permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, mons. Aldo Giordano, sul
“no” all’eutanasia espresso dall’Assemblea del Consiglio d’Europa. Ieri è stata votata
infatti una risoluzione che contiene, in sintesi, il divieto di procedure attive od
omissive che provochino la morte e che nei casi dubbi la decisione sulle procedure
mediche sia sempre a favore della vita. Il provvedimento chiede anche ai governi dei
47 Stati membri di emanare leggi che permettano ai loro cittadini di esprimere la
propria volontà sui trattamenti e le cure nel momento in cui non siano più in grado
di indicare ai medici cosa desiderano. La risoluzione (sostenuta dai popolari, conservatori
ed alcuni socialisti) chiede agli Stati che non lo hanno ancora fatto, come l'Italia,
di ratificare e attuare in ogni sua parte la Convenzione sui diritti dell'uomo e sulla
biomedicina, conosciuta anche come Convenzione di Oviedo. La risoluzione non è vincolante
ma, secondo i sostenitori, potrà avere un significativo peso per i pronunciamenti
della Corte di Strasburgo, con le conseguenti ricadute sulle leggi nazionali dei singoli
Stati membri.