2012-01-27 13:57:49

Kenya: appelli alla pacificazione dei cristiani dopo le prime incriminazioni per le violenze 2007-08


Il Consiglio Nazionale delle Chiese del Kenya (Ncck, che raggruppa la maggior parte delle confessioni cristiane non cattoliche del Paese) ha chiesto a tutti i keniani di accogliere pacificamente il pronunciamento della Corte penale internazionale (Cpi) sulle violenze post-elettorali verificatesi tra la fine del 2007 e i primi mesi del 2008, secondo quanto riporta l’agenzia Cisa di Nairobi. I giudici della Cpi hanno formalmente incriminato il Ministro delle Finanze Uhuru Kenyatta e il Consigliere alla Presidenza Francis Muthaura, oltre al deputato William Ruto e al giornalista Joshua Arap Sang per omicidio, crimini contro l’umanità, deportazione e persecuzione sulla base di affiliazione politica. L’incriminazione è stata consegnata lunedì scorso dal Procuratore Ekaterina Trendafilova a L'Aia, nei Paesi Bassi. Le violenze esplosero il 27 dicembre 2007 in seguito alla rielezione del Presidente uscente Kibaki, sfidato dall'attuale Primo Ministro Odinga. Gli scontri provocarono 1.200 morti e 600.000 sfollati. Per i leader cristiani del Kenya “Questa incriminazione non deve essere considerata in alcun modo come un atto d'accusa nei confronti di qualsiasi comunità o individuo, ma un procedimento di ricerca della giustizia per le vittime delle violenze post-elettorali". I leader delle confessioni cristiane del Kenya chiedono “sobrietà e moderazione” nelle discussioni sulla decisione della Cpi e fanno appello ai kenyani di pregare per la pace e la riconciliazione, soprattutto in vista delle prossime elezioni. (R.P.)







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