2012-01-27 08:43:32

Giorno della memoria in Israele: dai cattolici di espressione ebraica "dolore e riconoscenza"


“Dolore e riconoscenza” è con questo atteggiamento che i cattolici di espressione ebraica presenti in Israele vivono la Giornata in memoria delle vittime dell’Olocausto, che si celebra oggi a livello internazionale. “Tra i nostri parrocchiani – spiega all'agenzia fra’ Alberto Joan Pari, che con padre Apolinary Szwed, si occupa della comunità cattolica di espressione ebraica di Giaffa-Tel Aviv - ci sono molti figli e nipoti di persone deportate e morte nei campi di concentramento. Il tema è molto vissuto come sentiamo dai loro racconti e dai loro ricordi che spesso si intrecciano con storie di salvezza e di amicizia con famiglie non ebree, di tanti luoghi, che nel periodo nazista salvarono loro la vita nascondendoli o aiutandoli a fuggire dai rastrellamenti. Il ricordo è di gratitudine che diventa riconoscenza se pensiamo all’onorificenza ‘Giusto fra le nazioni’ che Israele dona a chi ha salvato la vita ad un ebreo durante la Shoah”. Oggi in Israele ricorre la “Giornata nazionale per la lotta all’antisemitismo” istituita nel 2004 in coincidenza con l’annuale commemorazione europea della Shoah. “E’ doloroso – aggiunge il padre francescano - constatare come ci sia qualcuno intento, ancora oggi, a negare l’Olocausto. Per non parlare di rigurgiti antisemiti che non si placano. Ricordare è necessario per evitare che fatti del genere possano ripetersi. Giornate come questa hanno lo scopo di educare ed informare le giovani generazioni anche attraverso la voce dei testimoni diretti. Per questo in Israele assume un significato tutto particolare”.







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