Consiglio permanente Cei. Mons. Crociata: la crisi attuale è principalmente crisi
di fede
Di fronte alla crisi economica e alla debolezza della politica italiana, i vescovi
rilanciano l’antropologia cristiana e l’orizzonte del bene comune, chiedendo una cultura
del lavoro rispettosa della persona e della famiglia; la tutela del valore della domenica
e della scuola paritaria. Questo, in sintesi, il comunicato finale del Consiglio permanente
della Cei, presentato oggi nella sede della nostra emittente, dal segretario generale
dei vescovi, mons. Mariano Crociata. Tra le decisioni, anche la nomina del nuovo direttore
della Caritas italiana, il sardo don Francesco Antonio Soddu, già alla guida della
sede di Sassari. Il servizio di Gabriella Ceraso:
La crisi
attuale è principalmente crisi di fede: dalla visione di Benedetto XVI, i vescovi
italiani traggono la linea d’azione e il filo conduttore della loro riflessione, escludendo
recriminazioni, antipolitica e tantomeno elusione dei problemi del Paese. Mons.
Mariano Crociata:
“Parlare di fede significa toccare le radici
dell’umano, perché per essere uomini autenticamente, come singoli e come comunità,
bisogna credere in qualcosa: forse la radici della crisi è la perdita di questa visione
di fondo”.
La proposta, dunque, è di puntare essenzialmente
alla formazione, che sarà tema dell’Assemblea generale del prossimo maggio, con protagonisti
gli adulti, ma anche di recuperare sul versante pubblico e sociale l’alfabeto dettato
dalla dottrina sociale della Chiesa, perché torni a essere pronunciato nei suoi valori
fondamentali: la famiglia, per cui si chiedono politiche di sostegno forti, affinché
non sia sacrificata all’economia; la scuola paritaria; una cultura del lavoro rispettosa
della persona. In questo rientra anche una richiesta al governo sulla festività della
domenica:
“Perdere di vista il tempo libero, il tempo del riposo,
presenta un rischio di disumanizzazione, porta a invitare coloro che hanno responsabilità
perché questa esigenza sia salvaguardata”.
Sull’attualità – sollecitato
dai giornalisti – mons. Crociata torna sulla utilità delle esenzioni Ici, con la premessa
che - in qualità di legge italiana - va rispettata e non è materia di Concordato.
Quindi ha aggiunto:
“Per salvaguardare questa esigenza di attenzione
alle fasce sociali più deboli può essere utile la correzione, l’aggiustamento di qualche
aspetto e su questo c’è disponibilità”.
Mons. Crociata sottolinea
anche il sostegno al governo Monti in termini di incoraggiamento a fare il meglio
per uscire dalla crisi e smentisce una posizione ostile all’Unione Europea. Numerose
infine le decisioni prese dal Consiglio Permanente in questi giorni. La Caritas italiana
ha un nuovo direttore in don Francesco Antonio Soddu, già alla guida della sede di
Sassari. I vescovi hanno poi scelto Firenze per il Convegno ecclesiale di metà decennio
e Genova per il prossimo Congresso eucaristico nel 2016. Approvato inoltre il nuovo
statuto di Migrantes, con una nuova attribuzione delle competenze sulla pastorale
della navigazione aerea e marittima. Affrontate anche, dai vescovi italiani, le linee
guida per i casi di abuso sessuale nei confronti di minori compiuti da chierici, la
cui illustrazione avverrà a maggio. (mg)