2012-01-26 11:30:14

Rispondere alla domanda di Dio nella società: al via l'incontro Kek-Ccee


Inizia oggi a Ginevra l'incontro del Comitato congiunto della Conferenza delle Chiese europee (Kek), che riunisce le principali Chiese ortodosse, protestanti e anglicane del continente, e del Consiglio delle Conferenze episcopali cattoliche d'Europa (Ccee). Un appuntamento annuale che quest’anno prende spunto dalle sfide poste alla Chiesa e alla società in questo periodo di crisi, come spiega, nell’intervista di Fausta Speranza, padre Duarte Nuno Queiroz de Barros da Cunha, nuovo segretario generale del Consiglio dei vescovi europei:RealAudioMP3

R. – Non è soltanto una crisi economica - come il Santo Padre sempre ci ricorda - ma si tratta più di una crisi di fede e quindi anche di una crisi culturale. Da qui la decisione di tenere questo incontro congiunto per cercare di capire quali siano le sfide per testimoniare il Vangelo in questo mondo, che ha così tanto bisogno di Gesù. Sembra quasi che sia il mondo a chiederci di metterci d’accordo, perché il mondo ha bisogno di Cristo.

D. – Padre Duarte, anche il dialogo con i musulmani in Europa sarà in primo piano?

R. – Anche in questo, da anni ci si confronta: alle volte insieme e alle volte non insieme per questioni pratiche. Nel corso dello scorso anno la Kek ha affrontato questo aspetto relativo al rapporto tra cristiani e musulmani in Europa, considerandolo un’urgenza. La Ccee ha tenuto un incontro a Torino con i delegati di tutte le Conferenze episcopali per discutere su cosa si stia facendo e quali siano le principali preoccupazioni nel rapporto e nel dialogo con i musulmani, nell’integrazione e soprattutto nell’aspetto della presenza istituzionale dei musulmani nei Paesi e negli Stati europei. Vogliamo ora raccontare alla Kek quello che abbiamo fatto, visto che anche loro hanno svolto delle indagini nelle loro Chiese per comprendere quale sia la situazione nei rapporti tra i musulmani e i cristiani. E’ possibile poi che confrontandoci si arrivi all’idea di fare qualcosa insieme, ma questo non è ancora detto… Siamo due organismi impegnati nell’approfondire e nello sviluppare le conoscenze, nel realizzare un lavoro in questo dialogo. Bisogna però tenere presente che ci sono diverse realtà di musulmani in Europa: una cosa sono i musulmani che stanno arrivando ora; una cosa sono i musulmani che da anni vivono in Paesi europei e sono europei, come nei Paesi Balcani; un’altra cosa sono i musulmani ormai totalmente integrati; un’altra cosa ancora sono i musulmani non integrati che hanno quindi delle difficoltà… Tutte queste diversità implicano anche da parte dei cristiani un rapporto e un approccio diverso. Quello che però si vede sempre di più è che la presenza dei musulmani richiede ai cristiani un approfondimento della propria fede: il dialogo sempre implica la necessità di comprendere chi si è, per poi presentarsi all’altro e per ascoltare l’altro. Anche la nostra dimensione d’identità cristiana diventa allora un’urgenza. Inevitabilmente collegata a tutto ciò è la dimensione missionaria, perché la nuova evangelizzazione implica anche che questo dialogo interreligioso possa portare, alla fine, all’annuncio del Vangelo.

D. – Si parlerà anche della presenza degli zingari in diversi Paesi d’Europa…

R. – Già da tempo la Ccee e la Kek hanno parlato ed affrontato la realtà degli zingari in Europa, soffermandosi anche su quello che le diverse Chiese protestanti ed ortodosse fanno nei vari Paesi dell’Est e sul lavoro svolto dalla Chiesa cattolica. L’ultimo anno è stato particolarmente importante proprio per questo: a livello di Chiesa cattolica, come Ccee, e con la Comece (Commissione degli Episcopati della Comunità europea), abbiamo tenuto diversi incontri, ai quali hanno partecipato diversi esperti, per comprendere quale possa essere la possibilità politica e pastorale per aiutare l’integrazione, ma anche per la valorizzazione di questi popoli. Ccee e Kek hanno svolto una giornata del seminario insieme alla Commissione europea a Bruxelles, durante la quale è stato affrontato proprio il tema degli zingari. Questo incontro si è concluso con una lettera congiunta della Ccee e della Comece indirizzata alla Commissione europea e che ora vogliamo presentare alla Kek, nella quale sottolineiamo quelli che riteniamo essere gli aspetti importanti della vita degli zingari: quindi l’educazione, l’integrazione e soprattutto l’aiuto nel lavoro. (mg)







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