Iraq: in due mesi giustiziate almeno 63 persone. La protesta dell'Onu
L'Alto Commissario dell’Onu per i diritti umani, Navi Pillay, ha denunciato ieri l'enorme
numero di persone messe a morte in Iraq. In particolare, Pillay si è detta sconvolta
dal fatto che in un solo giorno, lo scorso 19 gennaio, siano state giustiziate ben
34 persone, tra cui anche due donne. ''Anche se le norme più scrupolose per garantire
processi equi fossero state rispettate - ha detto Pillay - questo numero di esecuzioni
... in una sola giornata, è terrificante''. Ed ha aggiunto: ''Visto il deficit di
trasparenza nelle procedure giudiziarie, viste le forti perplessità in merito all'equità
dei processi e dato il gran numero di crimini che prevedono la pena di morte, è veramente
una cifra scioccante''. Da metà novembre in Iraq, dove la pena capitale è prevista
per 48 crimini, sono state giustiziate almeno 63 persone e 1.200 sono state condannate
alla pena di morte dal 2004. L'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani ha anche
chiesto alle autorità irachene di applicare una moratoria nelle esecuzioni. (R.G.)