Al via il Forum economico di Davos e il Forum sociale mondiale di Porto Alegre
Attenzione massima per l’avvio a Davos, in Svizzera, del Forum economico mondiale.
Presenti 345 esponenti del mondo politico, associativo e accademico. Mentre in Brasile
a Porto Alegre si sta svolgendo il Forum sociale mondiale. Ma le due piattaforme possono
dialogare sulla crisi? Al microfono di Giancarlo la Vella, l’economista Angelo
Baglioni docente di economia internazionale all’Università Cattolica di Milano:
R. – Sì,
è auspicabile. Al momento ci sono tanti problemi sul tappeto. In Europa c’è un problema
fondamentale che è quello della solidarietà, dell’integrazione fiscale tra i Paesi
europei, che deve fare un po’ da bilanciamento ai sacrifici che si stanno chiedendo
a diversi Paesi, tra cui l’Italia, e che si stanno facendo. Io spero che venga un
messaggio che guardi molto in avanti sul futuro dell’Europa, che è l’unica prospettiva
che può alla fine salvare il progetto euro.
D. – Approccio prettamente
economico finanziario e approccio solidaristico possono convivere?
R.
– La crescita dei Paesi occidentali va coniugata con il riequilibrio di certe distorsioni
che ci sono sui mercati finanziari. Bisogna imporre regole che rendano la speculazione
meno feroce. Anche questo fa parte di un discorso di solidarietà: cioè, avere una
finanza che sia improntata alle regole del libero mercato, ma che risponde a regole
tali per cui non ci siano eccessi nelle attività speculative. Questo va a vantaggio
di tutti, va a vantaggio anche dei Paesi emergenti che spesso sono quelli che subiscono
la violenza dei movimenti di capitale, che si spostano da un Paese all’altro molto
rapidamente. (bf)