L'incontro in Vaticano della delegazione dell'Osce. Intervista con il presidente Petros
Efthymiou
Nei decenni passati, l’Europa ha basato il proprio sviluppo e le proprie reti di tutela
in rapporto all’ovest, non altrettanto sul versante che guarda all’Asia. È una delle
convinzioni espresse da Petros Efthymiou, presidente dell’assemblea parlamentare
dell’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, che ieri
ha guidato una delegazione in Vaticano in incontri con il segretario per i Rapporti
con gli Stati, l’arcivescovo Dominique Mamberti, e il presidente del Consiglio per
il dialogo interreligioso, il cardinale Jean Louis Tauran. Il presidente Efthymiou
è stato intervistato dalla collega della nostra redazione inglese, Emer MacCarthy:
R.
– People, in general, for the Osce have the idea about its role in the past … Per
quanto riguarda l’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa),
la gente normalmente ricorda il ruolo svolto in passato, mentre non ha presente il
ruolo che svolge oggi e che è chiamata a svolgere in futuro. Certo, il nostro passato
è un passato glorioso, perché è grazie alle infrastrutture della Osce che abbiamo
avuto la trasformazione dell’Europa orientale dai regimi totalitaristi a moderne democrazie.
Questo è avvenuto soprattutto grazie all’Osce. Ora, invece, l’Osce si trova di fronte
a un avvenire cruciale: in Europa non c’è sicurezza. C’è la sicurezza nella dimensione
dell’Alleanza atlantica, con la Nato e l’Unione Europea, ma non abbiamo la dimensione
della sicurezza euroasiastica: da Vienna al Kazakhistan c’è il vuoto. L’Osce è l’unico
strumento a disposizione per lavorare insieme: Stati Uniti e Russia, Europa occidentale
ed orientale, per costruire una piattaforma per la pace, la stabilità e cooperazione.
D.
– Benedetto XVI ha spesso parlato della libertà religiosa come del primo dei diritti
umani. Ci parli del rapporto tra l’Osce e la Santa Sede, dei diritti delle minoranze,
in particolare dei diritti delle minoranze religiose …
R. – Our meeting
with his eminence Mamberti was, I think, very useful, … Il nostro incontro
con il cardinale Mamberti è stato, mi sembra, molto utile, molto chiaro e molto produttivo.
La Santa Sede è – in un certo senso – generatore di idee per l’Osce, generatore di
valori e di principi. Rappresenta anche un fattore di stabilità. Nella nostra assemblea
di Oslo, abbiamo votato una risoluzione in merito alla libertà di religione nella
quale – credo – siamo in piena armonia con le posizioni fondamentali della Santa Sede.
Abbiamo anche prodotto la risoluzione in merito al rispetto del dialogo tra diverse
religioni, e questa è anche una piattaforma per la pace e la stabilità nelle nostre
società, nel mentre ci sono, al contrario, tentativi di utilizzare le religioni per
ragioni politiche. (gf)