2012-01-23 17:11:48

Magatti: "le proteste spingano la politica alla concretezza"


RealAudioMP3 'Mi auguro che, come in altri momenti, questo tipo di fenomeno sia ascoltato, ma per spingere il Paese in avanti. Io credo che il conflitto sociale e questa esplosione di tensioni debbano essere interpretati dalle forze politiche come il segno che non si può più scherzare e bisogna essere concreti'. Così il sociologo Mauro Magatti, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, commenta le proteste, gli scioperi e i blocchi che si stanno verificando in Italia come reazione al carovita e alle iniziative del governo Monti. 'Il governo ha iniziato un'opera difficile che in qualche modo taglia la carne sociale di questi Paese' spiega. 'Queste proteste sono l'espressione di questa ferita, ed è inevitabile che sia così. L'importante è che la ferita non si trasformi in infezione per responsabilità di altri soggetti che possono sfruttare il disagio per incancrenire le tensioni sociali'. 'Spostare gli equilibri e le risorse, da dove si consuma a dove si produce ricchezza per garantire lo sviluppo, è un'operazione dolorosa' aggiunge Magatti. 'Per attenuare il disagio sociale serve fare in fretta, fare bene e soprattutto dare il senso di un percorso: dove si sta andando, per raggiungere che cosa. E soprattutto dare il senso dell'equità. Il governo deve avere la capacità di far capire che non c'è una sola categoria che paga per tutti e che nessuno è il capro espiatorio'. 'Tra le tante ragioni che hanno portato l'Italia alla decrescita - conclude il sociologo - c'è lo stabilizzarsi negli anni di sacche di relativo vantaggio in cui certe categorie sociali hanno costruito la loro quotidianità. Ora andare a toccare queste sacche significa andare a toccare la vita quotidiana di queste persone e delle loro famiglie'. (di Fabio Colagrande)








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