2012-01-23 08:22:53

Chiesa del Gabon: la Coppa d'Africa di calcio sia occasione d'incontro fra culture e religioni


“Siamo chiamati a fare dello sport un’occasione di incontro e di dialogo, al di là di ogni barriera di lingua, razza, cultura e religione. Lo sport può apportare un valido contributo alla pacifica convivenza tra i popoli e cooperare all’affermarsi nel mondo della nuova civiltà dell’amore”. E’ quanto si legge nell’esortazione della Chiesa cattolica del Gabon diffusa in occasione della 28.ma edizione della Coppa d’Africa delle Nazioni (Can) 2012 iniziata sabato scorso nella Guinea Equatoriale e che si concluderà il 12 febbraio nel Gabon. Il messaggio sottolinea che “lo sport riveste oggi grande importanza, poiché può favorire tra i giovani l’affermazione di importanti valori come la lealtà, la perseveranza, l’amicizia, la condivisione, la solidarietà, la fraternità” e che il grande appuntamento della Coppa d’Africa delle Nazioni invita ad un serio cammino di riflessione e conversione, poiché è importante “promuovere i numerosi aspetti positivi dello sport, ma occorre anche rendersi conto delle situazioni illecite alle quali esso può condurre”. Per tale motivo, prosegue l’esortazione “tutti gli sforzi sono necessari per proteggere il corpo umano da ogni sfruttamento e idolatria”. Ricordando poi che la kermesse sportiva è un’occasione di incontro fra popoli e culture diverse, la Chiesa gabonese invita ad abbandonare le “paure verso l’altro che si manifestano nel razzismo, nel tribalismo, nella xenofobia e in altre forme di esclusione”, paure che tra l’altro fomentano violenze e minacciano la pacifica convivenza. L’esortazione aggiunge che la Coppa d’Africa delle Nazioni offre nuovi spazi di socializzazione, “luoghi privilegiati attraverso i quali è possibile trasmettere una reale capacità di comprensione e accettazione della diversità”, “un’occasione per scoprire, accettare e sviluppare un modo d’essere e ragionare che favoriscano una civiltà dell’amore”. (T.C.)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVI no. 23







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